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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

La Prefettura: "Evitate inutili spostamenti, ciascuno di noi può dare il suo contributo"

Il Prefetto Valerio Valenti ha diramato una nota che chiarisce la situazione per il territorio di Trieste. Nell'articolo tutte le disposizioni da osservare all'insegna dell'appello "Io resto a casa"

La Prefettura di Trieste ha diramato una nota nella quale precisa che il provvedimento del Governo, nell'ottica di contenere il diffondersi dell'emergenza
epidemiologica da Covid-19 e di limitare le occasioni di contagio, vieta su tutto il territorio nazionale, espressamente ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici e aperti al pubblico ed estende a tutta Italia, tra l'altro, le restrizioni agli spostamenti delle persone previste dall'art. 1 del Dpcm dello scorso 8 marzo.

Spostarsi, chi può e come

Gli spostamenti delle persone fisiche sono consentiti solo per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità e per motivi di salute. Al fine di far rispettare la prescrizione sono attivi controlli sulle vie di comunicazione stradali, in ambito ferroviario e aeroportuale. Coloro che abbiano la necessità di spostarsi dovranno dimostrare la sussistenza delle situazioni che consentono detta possibilità e potranno farlo producendo un'autodichiarazione resa sul modello a disposizione.

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Tale dichiarazione potrà essere resa all'operatore delle Forze di Polizia anche compilando al momento e sul posto l'apposito modulo in dotazione a queste ultime. È comunque consigliato preparare per tempo tali dichiarazioni, agevolando così il lavoro delle Forze di polizia. La mancata osservanza degli obblighi previsti dal provvedimento è punita con la sanzione prevista dall'art. 650 c.p., salvo che il fatto non costituisca più grave reato. 

L'appello ai più giovani

La Prefettura rivolge un particolare appello ai cittadini più giovani e ai ragazzi. "Evitate - riporta la nota - di stare in strada in gruppi, evitate di creare assembramenti e di parteciparvi: il virus non fa distinzioni di età e, soprattutto, fa di voi un veicolo per infettare i vostri cari e i vostri amici, mettendo a rischio le persone che sono in condizione di maggiore vulnerabilità".

Sono consentite le attività di ristorazione e bar dalle 6.00 alle 18.00, con obbligo, a carico  del  gestore, di predisporre  le condizioni per garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. E' prevista la sanzione della chiusura dell'esercizio o dell'attività da 5 a 30 giorni in caso di violazione degli obblighi. Si ritiene - spiega l'Ufficio territoriale del Governo di Trieste - che i servizi di delivery possano essere assicurati anche dopo le ore 18.

Lo sport e le attività motorie svolti all'aperto sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile  consentire  il rispetto della distanza interpersonale di un metro.

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