Coronavirus, Grilli: “I senzatetto non sono un problema, vanno gestiti gli arrivi dei migranti”
Dibattito su chi dovrebbe restare a casa ma non ne ha una. L'assessore: "Senzatetto coperti dal nostro servizio, per i migranti irregolari la situazione va gestita insieme a forze dell'ordine e strutture accoglienza. Pensiamo a un centro diurno ma potrebbe non essere la soluzione: non possiamo costringerli ad andarci"
Infuria in questi giorni il dibattito sulle persone che "dovrebbero restare a casa ma non ne hanno una", categoria che viene spesso percepita in maniera confusa e indistinta, mettendo nello stesso 'calderone' i senza fissa dimora, i migranti irregolari appena arrivati e i richiedenti asilo già ospiti nelle strutture di accoglienza. Interviene in merito l'assessore comunale alle politiche sociali Carlo Grilli: "Si sta sollevando un polverone - spiega l'assessore, interpellato al telefono -, è necessario fare chiarezza. I senzatetto in città non sono un problema: i numeri ci dicono che i senzatetto veri, ossia le persone che decidono di vivere senza fissa dimora, sono supportati dal nostro servizio: abbiamo aumentato di un mese il servizio di emergenza freddo e abbiamo aumentato di 15 posti la copertura notturna".
Secondo Grilli, tuttavia, "il problema non è quello ma le persone che arrivano da altri paesi, qualcuno senza documenti. Quelli in piazza Libertà sicuramente non sono senza fissa dimora. Non abbiamo la capacità di prevedere quanti arrivi ci saranno e siamo in costante comunicazione con la prefettura, con il vicesindaco, i nostri uffici e le associazioni (Caritas, San Martino al Campo), per capire che tipo di risposta possiamo dare”.
La denuncia di 20 migranti irregolari in piazza Libertà
Proprio nella giornata di lunedì i Carabinieri hanno denunciato per violazione del decreto anti contagio 20 migranti irregolari, assembrati in piazza Libertà e subito indirizzati alla Questura per le pratiche di riconoscimento. Situazione che ha scatenato reazioni decise da parte dell'assessore regionale Pierpaolo Roberti, da Gianfranco Schiavone di ICS e infine dal vicesindaco Polidori. Il giorno dopo, come da nostro servizio, in piazza Libertà e piazza Vittorio Veneto c'erano migranti e persone senza fissa dimora, alcuni con mascherine e ad adeguata distanza di sicurezza, altri senza i dovuti accorgimenti.
"Centro diurno? Potrebbe non essere la soluzione"
Alcuni esponenti della sinistra sono intervenuti con note stampa e post social (in particolare Sabrina Morena, Furio Honsell e Giulio Lauri di Open FVG) per chiedere al Comune come intende risolvere la situazione. Una delle possibili soluzioni al vaglio della Giunta Dipiazza, spiega Grilli, è quella di "Aprire un centro diurno, non per forza quello in via Udine perché c'è bisogno di una copertura sanitaria e ci sono vari aspetti da considerare, in una situazione che è nuova per tutti. Tuttavia può darsi che la risposta non sia questa: queste persone potrebbero decidere di non andare al centro diurno, che non è un luogo detentivo. Questo è un problema di Polizia e organi di vigilanza".
L'assessore assicura comunque la piena disponibilità del Comune: "Stiamo anche lavorando con l'azienda sanitaria per avere un presidio infermieristico. Noi siamo pronti a fare la nostra parte ma dobbiamo rapportarci con tutti per capire qual'è la soluzione migliore".