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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca

Rischio zona rossa, ecco l'ordinanza Fvg: no caffè fuori dai bar e stop ad allenamenti

Lo screening di massa riguarda sei comuni della periferia regionale. Cosa dice l'ordinanza del Friuli Venezia Giulia

Stop a consumazioni all’aperto, ad allenamenti non professionistici nei centri sportivi e, “dove non è possibile un controllo” capillare, ad esempio nel caso di cene tra amici, alcune “forti raccomandazioni” per evitare che il virus continui a diffondersi senza freni. Sono questi, assieme all'operazione screening di massa per i reisdenti nei comuni di Socchieve, Paularo, Claut, Dolegna del Collio, Castelnovo e Sutrio, i pilastri della nuova ordinanza firmata dal governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga e presentata durante una conferenza stampa nella mattinata di oggi 23 novembre a Trieste.

L'obiettivo della giunta

La giunta regionale guarda con attenzione (e con qualche preoccupazione) a venerdì 27 novembre, data in cui è attesa la decisione del ministero della Salute in merito al passaggio di zona. Nonostante Fedriga affermi che i dati attuali ci vedrebbero in zona gialla ed il trend che vede il numero di casi e terapie intensive in calo rispetto a settimane fa, il Fvg vive al contrario un rischio concreto di finire nella cosiddetta “zona rossa”. L’impennata di contagi registrata nelle ultime settimane con particolare riferimento alla “parte friulana dove in alcuni piccoli comuni è presente un contagio molto diffuso”, ha prodotto un lungo tira e molla fatto da possibili strette, improvvisi dietrofront e contestuali operazioni di analisi dei dati volte a scongiurare i mini lockdown annunciati.

Cosa cambia dalla mezzanotte di oggi

Dalla mezzanotte tra oggi 23 e domani 24 novembre arrivano quindi i nuovi provvedimenti. Si va dallo stop al caffè fuori dal bar (pratica che in realtà era già finita nel mirino delle precedenti misure ma che, evidentemente, le forze dell’ordine su indicazione dei prefetti avrebbero preferito tollerare ndr) e al consumo lungo la pubblica via di bevande ed alimenti. “Dobbiamo evitare che l’asporto si trasformi in consumazione fuori dal locale” ha affermato Fedriga.

Tutti i nuovi divieti e le raccomandazioni

Finisce anche l’era degli allenamenti sportivi nei centri non professionistici che ormai da tempo non disputano più le gare dei rispettivi campionati (visto che sono rimasti solo le categorie professionistiche e semi-professionistiche come la serie D ndr). Volano le raccomandazioni a ricordare che andare in giro per le case di amici e conoscenti, in questo momento, non è cosa buona e giusta. “I dati ci dicono che il contesto famigliare è il luogo dove li contagio avviene con più facilità” ha sottolineato l’assessore regionale alla Sanità Riccardo Riccardi. Una raccomandazione che, in assenza di dichiarazioni pubbliche da parte della politica, potrebbe tradurre un sentimento di insoddisfazione e di rabbia nei confronti dei furbetti che, nella peggiore ed italica tradizione, continuano ad eludere il rispetto della normativa.

I sei comuni sotto la lente del Fvg

Mercoledì 25 novembre partirà poi l’operazione screening nei sei comuni osservati speciali della giunta regionale. Socchieve, Paularo, Castelnovo, Claut, Dolegna del Collio e Sutrio rappresentano “le aree a maggior incidenza e per questo motivo dobbiamo individuare tutti i possibili positivi e provvedere ad isolarli. Questo serve per poter tutelare la popolazione” così il governatore. Nel dettaglio, Fedriga ha chiarito che “non ci interessa sapere quanti sono positivi bensì quali sono le persone positive, così da poter isolare il tutto”.

Il caso Sappada e il futuro

Prendendo ad esempio il “caso” Sappada e l’operazione test di massa effettuata dalla Provincia autonoma di Bolzano, l’esponente leghista ha posto l’indice sui comportamenti di rigore. “Oggi più che mai sono indispensabili”. Secondo Riccardi lo screening di massa potrebbe non fermarsi ai soli sei comuni finiti sotto la lente della giunta, bensì “andare anche verso i territori che vivono un’evoluzione in tal senso”. Come a sottolineare che nessun territorio deve sentirsi escluso dalla possibilità dei test a tappeto. Se la situazione dovesse peggiorare anche in altri comuni, allora la Regione potrebbe intervenire anche da altre parti e, probabilmente, con il vantaggio di avere sperimentato il modello già su questi primi sei comuni.  

I risultati? Tra 15-16 giorni

Alla domanda riferita a quando si potrebbero intravedere i primi risultati dell’ordinanza, Fedriga ha risposto che “in termini di contenimento le operazioni di questo genere danno i primi effetti in non meno di 15-16 giorni”. Il divieto di consumare cibi e bevande sulla pubblica via potrebbe portare, visto l’alto numero di lavoratori in smart working e un settore già provato dalla crisi, alla decisione da parte dei titolari dei bar di abbassare definitivamente le serrande. “Nell’ultimo fine settimana – ha dichiarato Fedriga – abbiamo visto diversi capannelli di persone fuori dai bar. Dobbiamo capire che è il momento di combattere tutti insieme”.

Se diverse settimane fa il governatore si era apertamente schierato con i manifestanti anti Dpcm, oggi la musica è evidentemente cambiata. “C’è il rischio di finire in zona rossa, anche se non abbiamo la certezza assoluta”. Sul tavolo “balla” la richiesta di rivedere i parametri e quella finestra di tempo che separa la mezzanotte di oggi dal Natale. Mentre le altre potenze guardano al 2021, alla ripresa dell'export contestuale alla futura diffusione del vaccino a livello mondiale, il governo italiano cerca di salvare il cenone. 

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