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Cronaca

Case di riposo, nave ospedale e contagi: l'opposizione vuole la Commissione d'inchiesta

Otto consiglieri hanno presentato oggi 29 maggio una mozione che approderà nell'aula del Consiglio regionale il prossimo 3 giugno

Otto consiglieri regionali chiedono con urgenza l’istituzione di una Commissione d’inchiesta in merito alla gestione dell’emergenza sanitaria da CoViD-19 in Friuli Venezia Giulia. I pentastellati Andrea Ussai e Ilaria Dal Zovo, i dem Roberto Cosolini e Mariagrazia Santoro, Giampaolo Bidoli del Patto per l’Autonomia, Walter Zalukar e Furio Honsell del Gruppo Misto, oltre a Simona Liguori dei Cittadini, hanno presentato questa mattina una mozione da sottoporre all’esame dell’aula affinché “si possano finalmente ottenere quelle risposte che durante i tre mesi di lockdown la giunta Fedriga e l’Azienda Sanitaria non hanno mai voluto dare”. 

La lista dei quesiti

Il terreno è minato e recintato da filo spinato. I temi infatti appartengono ad una corposa lista di quesiti che i consiglieri hanno raccolto tra marzo e il mese di maggio e sui quali aleggiano “pesanti dubbi”.  Nonostante Ussai e soci chiariscano l’assenza di un carattere “inquisitorio”, l’operazione ha obiettivi non solo di res publica, bensì anche e soprattutto legati a doppio filo a presunte responsabilità istituzionali. I firmatari vogliono vederci chiaro. 

Allegra, case di riposo e "favori"

Nave ospedale, gestione del virus nelle case di riposo, dispositivi di protezione individuale ed eventuali “favori” tra la politica e le realtà operative, essi rappresentano solamente alcuni dei j’accuse che vengono mosse alla macchina politica. La pausa pranzo con cui si era deciso lo “stop alle telefonate” della III Commissione negli scorsi giorni non è andato giù ai firmatari della mozione e qualche mal di pancia si sarebbe registrato anche tra le file della maggioranza. 

Il lavoro: "Non vogliamo sostituirci alla magistratura"   

Se la richiesta dovesse incassare il sì dell’aula, l’operazione andrebbe avanti per lunghi quattro mesi. Audizioni, raccolta del materiale e testimonianze potrebbero quindi incanalare l’impegno della formulazione di un vero e proprio dossier. “Non vogliamo in alcun modo sostituirci alla magistratura che sta già svolgendo il proprio lavoro” ha puntualizzato Ussai. 

Il "caso" Trieste, la richiesta di chiarimenti

“L’area più critica è stata quella di Trieste con il 42 per cento dei contagi di tutto il Friuli Venezia Giulia e attraverso questa mozione ribadiamo la necessità di approfondire cosa è andato storto nella gestione”. Pur riconoscendo che “molto ha funzionato”, Cosolini ha fatto sapere che “tutto ciò non può esimere dal porre alcuni interrogativi”. “Chiediamo che i tecnici ci vengano a dire le cause delle criticità riscontrate nelle case di riposo, i ritardi delle direttive e tutti quegli errori che non dovrebbero più esser fatti”. 

Nessun accanimento sul personale sanitario

I consiglieri hanno rimarcato la volontà di “non accanirsi sul sistema sanitario”. “Il desiderio – hanno sottolineato – è accertare le cause che hanno portato ai diversi problemi”. In un’ottica di rimodulazione dell’assistenza nei confronti degli anziani e non lesinando critiche alla “poca comunicazione da parte dell’assessorato”, Zalukar ha precisato che “il lavoro della Commissione vuole tutelare soprattutto gli operatori sanitari e capire per quale motivo Trieste ha avuto un numero di contagiati e decessi maggiore rispetto al resto della Regione”. 

Il 3 giugno l'approdo in aula

Secondo l’esponente di centrodestra “tra l’80 e l’85 per cento dei contagi nelle case di riposo sarebbero stati portati dagli ospedali”. Per Zalukar inoltre sarebbero stati gli infermieri “a portarlo a casa dalla loro famiglie”. “Per quale motivo, ad esempio, il numero relativo a Cattinara non ci è mai stato fornito?”. La mozione dovrebbe approdare in aula già il 3 giugno prossimo.

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