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Cronaca

La sua "Josefine" di casa in Barcolana, il trevigiano Pino Massa vittima del Covid

Pino Massa aveva 75 anni. Originario di Cagliari ma residente da moltissimi anni in provincia di Treviso, aveva partecipato a numerose edizioni della regata triestina. Su facebook scriveva: "Ce la farò"

Pino Massa non ce l'ha fatta: ricoverato in ospedale a Montebelluna a fine ottobre ha perso la sua battaglia contro il Covid dopo un mese di ricovero. Aveva 75 anni ed era originario di Cagliari ma da diversi anni si era trasferito nella frazione di Fossalunga a Vedelago. 

Solo pochi giorni fa, il 21 novembre, Pino raccontava su Facebook la sua lotta contro il virus: «Il Covid è una malattia tremendamente cattiva e subdola, non possiamo avere dei comportamenti superficiali o furbeschi per evitare le regole, non possiamo minimamente rischiare di aiutare il virus a diffondersi. Vi garantisco che l’appellativo di "sadico" il maledetto lo merita tutto».

In quel 21 novembre Pino voleva lanciare un messaggio di speranza ai familiari che lo stavano aspettando a casa: «Il pensiero dei miei cari ha scatenato in me una voglia di combattere enorme. E' stata proprio questa forza di volontà e positività che ha dato scacco matto al Covid, sono ancora in ospedale ma il signor Covid questa volta (non vendere la pelle dell’orso prima di averlo catturato) penso proprio che abbia trovato due muove medicine che non conosceva, la buona volontà e la positività. Un caro grazie di cuore al personale di Medicina est dell'ospedale di Montebelluna che ci assiste, sono delle persona straordinarie ci vorrebbe un libro intero per descrivere quel che fanno ed il loro amore professionale».

Purtroppo nelle scorse ore una serie di complicanze improvvise hanno peggiorato drasticamente le sue condizioni di salute, portandolo al decesso nella giornata di sabato 28 novembre. Una notizia che ha lasciato senza parole familiari e conoscenti del 75enne. Originario di Cagliari, Pino aveva svolto la leva militare in Aeronautica presso il 51esimo Stormo di Istrana. Rimasto a lavorare per la base trevigiana, nel 1971 si era sposato con la moglie Enrica e nel 1972 dalla loro unione era nata l'amatissima figlia Stefania. La sua grande passione era la barca a vela, aveva fondato la sezione castellana della Lega Navale Italiana e amava navigare al timone di Josephine, la barca a vela con cui aveva partecipato anche alla Barcolana di Trieste. I funerali saranno celebrati mercoledì 2 dicembre, alle ore 15, nella frazione di Fossalunga. 

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