Covid, Riccardi: "Giovani sanitari siano testimoni dell'importanza del vaccino"
Cerimonia ufficiale di ringraziamento per gli specializzandi e gli studenti di Medicina dell'Asugi che hanno dato il proprio contributo alla campagna vaccinale. Di Lenarda: "Non vaccinarsi è grave e deontologicamente inaccettabile"
Sono stati ringraziati in una cerimonia ufficiale gli specializzandi e agli studenti del corso di Medicina e Chirurgia dell'Asugi che hanno dato il proprio contributo alla campagna di vaccinazione contro il Covid-19, lavorando nei centri vaccinali di Trieste e Gorizia. Le autorità hanno espresso la loro gratitudine verso questi giovani che hanno immediatamente dato la loro disponibilità per la buona riuscita alla campagna vaccinale.
Riccardi: "Testimonianze più convincenti delle fake news"
"Ai giovani professionisti della sanità impegnati nella lotta la Covid-19 - ha dichiarato il vicepresidente della Regione Riccardo Riccardi -, che hanno dimostrato la maturità e il senso di responsabilità delle nuove generazioni, va la gratitudine di tutto il Friuli Venezia Giulia, ma chiediamo loro ancora uno sforzo: farsi testimoni dell'importanza della vaccinazione spiegando alle persone, non solo sul lavoro quando indossano il camice ma anche nella vita privata, che sottoporvisi è l'unica vera strada per uscire dalla pandemia. La parola di un giovane professionista della salute, che ogni giorno si confronta con le difficoltà che si possono vivere nelle strutture sanitarie, ha un grande valore nei confronti dei cittadini che sono ancora in dubbio e in difficoltà rispetto a questa scelta. Questi giovani sanitari hanno visto il nemico che stiamo combattendo, quindi la loro testimonianza è sicuramente più rilevante e convincente di qualsiasi fake news".
Di Lenarda: "Inaccettabile non vaccinarsi"
Il vicepresidente Riccardi e il direttore generale dell'Asugi Poggiana hanno quindi presentato alcuni dati a sostegno dell'efficacia dei vaccini in Fvg e del fatto che la campagna stia procedendo a rilento. Un concetto ripreso anche il rettore dell'Università di Trieste, Roberto Di Lenarda, il quale ha sottolineato come la scelta di non vaccinarsi sia grave e deontologicamente inaccettabile e ribadito che il vaccino è lo strumento per consentire il ritorno a una vita normale dopo le restrizioni imposte per contenere la diffusione del coronavirus. Intervenendo in merito alle possibili restrizioni per chi rifiuta l'immunizzazione il vicegovernatore ha evidenziato che "in caso di aumento dei contagi e di ritardi nella campagna vaccinale, il green pass può rivelarsi uno strumento importante soprattutto in relazione alle situazioni di maggiore affollamento. Non ci si vaccina infatti solo per se stessi ma anche per garantire la sicurezza degli altri".