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Cronaca

Stop alla chirurgia programmata: da lunedì solo interventi urgenti

La decisione è stata presa da ASUGI in considerazione dell'emergenza sanitaria in corso. Rimangono operative le attività oncologiche e gli interventi chirurgici urgenti

L’attività chirurgica programmata sarà  sospesa in ASUGI a partire da lunedì 9 novembre, ad esclusione di quella oncologica. Continueranno ad essere garantiti gli interventi chirurgici emergenti e urgenti. All’Ospedale di Cattinara adeguamenti impiantistici permettono di  dedicare il 6° piano alla Medicina d’Urgenza e Pneumologia per pazienti negativi al Covid-19, il 12° piano alla Terapia Intensiva per pazienti positivi con la presenza di rianimatori e intensivisti e il 13° alla Terapia Semintensiva per pazienti positivi, dove opera una équipe multidisciplinare composta da pneumologi, cardiologi e medici dell’emergenza-urgenza.

Allo stato attuale presso il 12° piano sono ricoverati 12 pazienti su un massimo di 30 posti a disposizione. ASUGI ha potenziato  ulteriori 8 posti per il fine settimana per arrivare a regime come previsto. Al 13°piano abbiamo attualmente 18 pazienti con ventilazione semi assistita : A regime arriverà a 30 posti.

All’Ospedale Maggiore sono ricoverati pazienti positivi di media intensità con posti letto presso Malattie Infettive (17 posti già esauriti con 10 posti nuovi da attivare) e Riabilitazione (attualmente 20). Inoltre, ci sono attualmente 10 posti in SC Geriatria: dal 6 ottobre le degenze della SC Geriatria sono state trasferite dal 4° piano della palazzina infettivi al 2° di via Gatteri dell’ospedale Maggiore con 22 post Covid. Nella stessa riorganizzazione i posti letto presenti al 4° piano della palazzina infettivi vengono assegnati alla SC Malattie infettive. In previsione ci sarà la chiusura della Day Surgery e una riduzione dell’attività della SC Clinica Oculistica del 50%.

Si segnala  che attualmente la Clinica medica è zona grigia. L’ area grigia rappresenta l’area di degenza, specificamente identificata dalla Direzione Sanitaria, in cui vengono ricoverati i pazienti a medio alto rischio COVID, con primo tampone negativo. Allo stato attuale sono state definite AREE GRIGIE la Clinica Medica e la Medicina d’Urgenza.

L’ area grigia è una sorta di area cuscinetto, con posti letto riservati, dove i pazienti vengono curati come fossero stati contagiati dal coronavirus sino al termine degli esami. Dal punto di vista operativo i pazienti con 2° tampone negativo e risposta clinica alla terapia istituita possono essere considerati liberi da COVID e quindi vengono dimessi o indirizzati a ricovero presso le aree NO COVID (medicina clinica, medicina interna 9/10 p, chirurgie, specialistiche).

Se invece il 2° tampone o uno dei successivi dovesse risultare positivo, il paziente viene inviato in unità COVID e si procede con i tamponi di sorveglianza per i pazienti degenti presso la stessa stanza. Nell’area triestina: Villa Sissi ospita i positivi stabilizzati non autosufficienti, che non necessitano di ricovero ospedaliero (20 posti + 17 in attivazione); Pineta del Carso i positivi che necessitano di assistenza internistica e il Sanatorio Triestino i positivi che hanno bisogno di riabilitazione. (attualmente 54 posti occupati, previsti + 20 attivi da lunedì); Sanatorio Triestino ha 20 posti  (+ 20 in attivazione), RSA San Giusto ha 23 posti.

Nell’area isontina: Parco Basaglia 6 posti (+12 da attivare); Locanda del Gelso, Oasi del Preval 9 posti e Mossa in attivazione 8 posti. Gli ospedali di Monfalcone e Gorizia rimangono al momento Covid free, con riduzione delle attività chirurgiche, rimangono in programma urgenze/emergenze e pazienti oncologici.

Per garantire ulteriori posti letto dedicati alle cure di media e bassa intensità, è stata riconvertita  la Rsa di Cormons. che ospiterà pazienti Covid positivi garantendo così una disponibilità di 30 posti letto. Saranno accolti apazienti non autosufficienti provenienti da case di riposo e pronto soccorso delle aree isontina e giuliana, come previsto dal Piano pandemico dell’Asugi che stabilisce una sorta di principio dei vasi comunicanti tra i presidi di Trieste e di Gorizia”.
Per assicurare la prosecuzione delle cure ai pazienti non Covid che necessitano di riabilitazione il Distretto Alto Isontino ha quindi previsto, nei prossimi giorni, il trasferimento dei pazienti della struttura all’Ospizio Marino di Grado, che ha messo a disposizione 20 posti Per quanto riguarda l’individuazione degli alberghi sanitari, ASUGI dopo la manifestazione d’interesse ha ricevuto 3 proposte da Trieste, Muggia e Ronchi dei Legionari: sono in atto le valutazioni delle strutture per l’eventuale affidamento del servizio.

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