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Un affare tra Mosca, Cipro e Dubai: cosa c'è dietro ai campi da golf di Cherso

L'inchiesta giornalistica portata avanti dai consorzi Occrp e Ostro ha "scoperchiato" il vaso della famiglia Perencevic, sanzionati per i legami con il Cremlino e proprietari di fatto di Jadranka, il colosso turistico che andrà a gestire i 600 posti letto del nuovo villaggio per i ricchi amanti del golf, che dovrebbe sorgere a Punta Croce, nella parte meridionale dell'isola di Cherso

CHERSO (Croazia) - Nel dizionario del golf il divot è tecnicamente la zolla di terreno che la testa del bastone solleva dopo un colpo. Lì sotto, nell’ombra, possono alternarsi movimenti che, come nel volo inquieto di una pallina, cambiano repentinamente destinazione. È il caso di ciò che è avvenuto negli ultimi mesi alle sedi e agli indirizzi di aziende e interessi di fatto riconducibili a Nikola Perenčević e Krešimir Filipović, proprietari di Jadranka, colosso turistico croato che gestirà i due campi da golf in fase di realizzazione a Punta Croce, sull’isola di Cherso.

Un valzer di scena tra Mosca, Cipro e Dubai

Più volte osteggiato dagli ambientalisti, il progetto costerà 165 milioni di euro e prevede 325 ettari di villaggio turistico, con strutture ricettive per almeno 600 posti letto, oltre a un eliporto, un nuovo porticciolo, strade, fognature, reti elettriche e chi più ne ha più ne metta. Il terreno dove sorgerà il nuovo maxi-complesso era stato “regalato” dalla diocesi di Veglia (proprietaria della zona) a Jadranka. Proprio in questi giorni alcune inchieste internazionali portate avanti dal consorzio investigativo Occrp e Oštro, hanno rivelato che sotto quelle buche si nasconde un vero e proprio valzer finanziario ambientato tra Mosca, Dubai, Cipro e Lussinpiccolo.

Ai russi piace Lussino

L’interesse dei russi per il Quarnaro è notizia datata, ma nell’ultimo periodo, complice anche e soprattutto l’attenzione riservata a chi continua a fare affari con il Cremlino, qualche pallina è stata intercettata prima di raggiungere la buca. È il padre di Nikola Perenčević, tale Mihajlo, ad essere il tramite tra quella che viene definita “la sua importante attività strategica in Russia” e il soggetto turistico croato (Jadranka) che, a livello di proprietà e attività, è proprietario di un portafoglio di circa 200 milioni di euro. Sette anni fa Perenčević aveva negato, come riporta Oštro, un diretto collegamento finanziario nell’acquisizione di Jadranka, ma in realtà l’inchiesta giornalistica mostra che l’uomo d’affari croato avrebbe restituito poco meno di nove milioni di euro di prestiti (quindi debiti) “dovuti da Jadranka”. Secondo l’inchiesta, infatti, la famiglia avrebbe avuto un coinvolgimento attivo con un fondo russo e “diverse società offshore”. Un asse Mosca-Zagabria con vista sul mare dove Straulino, ben prima di Helsinki, issava la sua vela.

Il giro di affari, dal Quarnaro ad Hong Kong

Nella capitale russa la famiglia e Filipović si occupavano di Velesstroy, azienda che costruisce oleodotti, in particolar modo per il governo di Putin. Nel quadro c’è spazio anche per il fratello di Mihajlo, Predrag, Sempre secondo l’inchiesta e i documenti di Oštro, Predrag era il “principale beneficiario” di un fondo fiduciario con base ad Hong Kong, nel tempo divenuto il controllore di Jadranka e di quella società cipriota che detiene la proprietà di Velesstroy.  Insomma, un bel casino. Nel mirino dell’inchiesta poi finisce anche l’hotel Bellevue (con due ristoranti, uno con cucina mediterranea e l’altro giapponese, per non scontentare nessuno), a causa di un pagamento urgente di oltre tre milioni di euro richiesto da Nikola Perenčević per far fronte alla ristrutturazione post incendio del 2018. Lì, in realtà, le spese non sarebbero state superiori a 27 mila euro.

Addio Punta Croce

La pallina vola di buca in buca. Società si spostano come si spostano i giocatori sul campo. Un colpo e via, verso il colpo successivo. Le sedi e gli indirizzi si spostano da Cipro alla Russia, dalla Russia alla Croazia, dal Cremlino a Dubai. Traffici e affari che faranno contente le tasche di pochi, ma vuoi mettere, finalmente gli amanti del golf avranno un altro posto dove andare a spendere i loro soldi. Il valzer, a Cherso e dintorni, è appena iniziato.

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