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Cronaca

Crisi afghana, Marino Andolina in viaggio per Kabul

Il medico triestino è partito alle prime luci dell'alba di martedì 24 agosto. Ora si trova in Medioriente ed è in attesa di un volo per entrare nel Paese governato dai Talebani. Il figlio Andrea: "Mi ha scritto un messaggio annunciando la sua partenza". Una carriera dalla parte dei più deboli

Si è sempre schierato dalla parte dei più deboli e la crisi che ha investito l'Afghanistan non fa eccezione. Il medico triestino Marino Andolina ha raccolto l'invito da parte di un'associazione internazionale di professionsti sanitari ed è partito, alle prime ore dell'alba di martedì 24 agosto, alla volta di Kabul. "Si trova in Medioriente in attesa di un volo che lo porti nella capitale afghana". A rendere pubblica la notizia è il figlio Andrea che è in contatto con lui. "Mi ha scritto un messaggio annunciando la sua partenza e dandomi le consuete indicazioni, come fa sempre quando parte per le zone di guerra". 

Nella sua carriera di medico Marino Andolina è stato in diverse regioni del mondo attraversato da conflitti. Tra le ultime volte c'è quella a Mosul, nell'Iraq devastato dalle violenze del califfato islamico e dalla perenne instabilità governativa successiva alla morte del dittatore Saddam Hussein. "Papà è fatto così - continua Andrea - fa la valigia e se ne va, fa parte della sua natura e della sua voglia di cambiare il mondo". Andolina non ha perso tempo neanche questa volta. Dopo essere stato contattato dal sodalizio di medici si è messo subito in viaggio nonostante il precipitare della situazione legata al ritiro della coalizione internazionale e della conseguente presa del potere da parte dei Talebani. "E' partito con lo stesso spirito di sempre - conclude Andrea - per aiutare le persone che hanno bisogno di cure, quelle che hanno bisogno"

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