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Mercoledì, 24 Aprile 2024
La crisi

Crisi Wartsila, Fedriga: "Pronti a interessare istituzioni europee"

Il Governatore del Fvg: "Denunceremo l'atteggiamento predatorio di soggetti privati che, dopo aver usufruito di decine di milioni di euro pubblici, optano per una deindustrializzazione del territorio italiano determinando pesantissime ricadute sul piano economico, occupazionale e sociale"

Quella di Wartsila è una scelta di carattere politico e non industriale che arreca un grave danno a un settore strategico per il nostro sistema Paese: una decisione unilaterale, resa ancor più grave e inaccettabile dall'articolato elenco di contributi e garanzie nazionali e regionali di cui l'azienda ha beneficiato negli anni. Questo in sintesi il contenuto dell'intervento del governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga al tavolo convocato dal Ministero dello Sviluppo Economico in merito alla crisi innescata dalla multinazionale finlandese. Proprio in relazione al futuro dello stabilimento di Bagnoli della Rosandra, il governatore ha ribadito che l'unica condizione per poter avviare un dialogo con l'azienda è l'immediato ritiro della procedura di licenziamento dei 450 addetti alla produzione.

La Regione interesserà infine, ha assicurato Fedriga, il Comitato delle Regioni e tutte le istituzioni nazionali ed europee, per denunciare l'atteggiamento predatorio di soggetti privati che, dopo aver usufruito di decine di milioni di euro pubblici, optano per una deindustrializzazione del territorio italiano determinando pesantissime ricadute sul piano economico, occupazionale e sociale. Concetti, quelli espressi dal governatore, ribaditi con forza anche dall'assessore regionale al Lavoro, che ha inoltre garantito il massimo impegno della Regione per vigilare affinché la procedura avviata dall'azienda non venga utilizzata per sottoporre i lavoratori, le loro rappresentanze e le istituzioni a inaccettabili pressioni.

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