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Cronaca

Crocifisso rimosso, Arcigay Trieste-Gorizia: «Solidarietà degli studenti al prof Zotti»

17.13 - Daniel Saiani, presidente dell'Arcigay Arcobaleno Trieste Gorizia Onlus annuncia una conferenza stampa sull'episodio che ha visto protagonista Davide Zotti che ha ringraziato gli alunni del liceo Carducci - Dante che si sono riuniti in assemblea straordinaria per dargli appoggio e solidarietà

«Convocheremo presto una conferenza stampa per fare chiarezza sul gesto di Davide Zotti, membro del nostro direttivo. Nel frattempo intendiamo ribadire il nostro totale appoggio al professore e sottolineiamo come la decisione di rimuovere il crocifisso dall’aula sia stata una reazione ponderata alle ennesime gravidichiarazioni omofobe di un membro della Chiesa contro le persone omosessuali».

Daniel Saiani, presidente dell’Arcigay Arcobaleno Trieste Gorizia Onlus, ribadisce il totale sostegno dell’associazione al professor Davide Zotti che negli scorsi giorni ha deciso di rimuovere il crocifisso da un’aula del liceo Carducci – Dante e sottolinea come esso sia «la conseguenza delle ennesime dichiarazioni omofobe rilasciate dal cardinale Ruini il quale, in un’intervista al Corriere della Sera, ha affermato l’omosessualità non conforme alla realtà del nostro essere».

Da parte sua Davide Zotti ha voluto ringraziare gli studenti e le studentesse del liceo Carducci – Dante che si sono riuniti in assemblea straordinaria per dargli appoggio e solidarietà: «Infatti – prosegue Zotti – gli studenti hanno annunciato l’avvio di una raccolta firme affinché la Dirigente Scolastica non mi commini alcuna sanzione».

Daniel Saiani, presidente dell'Arcigay Arcobaleno Trieste Gorizia Onlus-2«Togliere il crocifisso ha significato rimuovere il simbolo di una Chiesa cattolica che continua a calpestare la dignità umana delle persone omosessuali, deumanizzandole e insultandole. Appoggiamo Davide perché sta lottando per ottenere quella laicità che nel nostro paese e nella nostra città è sempre mancata – sottolinea Danie Saiani – Ci auguriamo che questo gesto possa essere l’occasione perché vengano finalmente rimossi tutti i simboli religiosi da luoghi pubblici come le aule scolastiche, nel rispetto delle diverse religioni e di chi non si riconosce in nessuna di esse».

Saiani risponde poi alle pesanti critiche che una parte del mondo politico ha rivolto al professore: «È curioso come alcuni esponenti abbiamo dato dell’intollerante a Davide Zotti, soprattutto tenendo conto che tali critiche giungono proprio da politici che hanno fatto dell’intolleranza verso i propri nemici una bandiera, siano essi migranti, omosessuali o genericamente persone che si pongono fuori dal loro discutibile concetto di “normalità”».

«Ci piacerebbe – conclude Saiani – che ci fossero le stesse sentite e accalorate reazioni anche quando le persone omosessuali vengono discriminate e insultate, ma purtroppo sembra che il rispetto dei diritti umani non rientri nelle priorità di certe forze politiche che danno del dittatore a Zotti, mentre la vera dittatura è l’imposizione di un simbolo religioso in luoghi che dovrebbero essere invece simbolo di quella laicità che continua a mancare anche nella nostra città».

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