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Cronaca

"Culto e musica", dal 15 luglio otto appuntamenti con i concerti multireligiosi

Otto appuntamenti in otto location diverse. Si parte dal Giardino pubblico di Trieste

Con un concerto d’apertura dell’Orchestra di fiati Giuseppe Verdi, il 15 luglio, al Giardino pubblico di Trieste, si aprirà la nuova edizione di “Culto Musica 2021”, tradizionale manifestazione che coinvolge e si svolge nei luoghi di culto delle diverse fedi religiose che storicamente appartengo alla città di Trieste. Altri sette appuntamenti, ancora in fase di definizione, si terranno poi a inizio settembre nella Chiesa Evangelica Luterana, ad inizio ottobre nel Tempio di San Spiridione, il 31 ottobre in Sinagoga, entro metà novembre al Politeama Rossetti e ancora il 21 novembre nella Chiesa di Nostra Signora di Sion, per concludersi a inizio dicembre nella Cattedrale di San Giusto.

La manifestazione è stata presentata mercoledì 30 giugno dal curatore e ideatore Enzo Semeraro e i rappresentanti dell’Associazione Amici Gioventù Musicale. Alla conferenza stampa hanno preso parte anche i rappresentanti delle diverse comunità religiose storiche di Trieste, tra gli altri il rabbino Alexander Meloni e mons. Ettore Malnati e gli assessori comunali alla Cultura Giorgio Rossi e ai Teatri Serena Tonel.

“Synagogue Organ”

Nell’occasione il rabbino Alexander Meloni ha evidenziato anche il progetto “Synagogue Organ” che, grazie all’intervento della Fondazione Kathleen Foreman Casali, ha visto il restauro dell’organo della Sinagoga di Trieste, strumento unico per le sue caratteristiche tecniche e di alto valore storico e culturale. Realizzato nel 1912, nello stesso anno del Tempio, dalla ditta Gebr. Rieger di Jaegendorf, l’organo restaurato ha due tastiere di 54 note e una pedaliera di 27 note, con trasmissione pneumatica tubolare, mantice a lanterna di grandi dimensioni, pressione unica per tutto lo strumento e una consolle rivolta e prospetto di canne di facciata in zinco verniciato.

Un plauso per il recupero dell’importante organo, “uno strumento della tradizione che detta e sviluppa emozioni” - è stato espresso dall’assessore alla Cultura Giorgio Rossi – che ha anche sottolineato come “la notevole responsabilità delle comunità religiose di Trieste, che sono un elemento di vita essenziale per il futuro di tutti”. Parole di apprezzamento anche da parte dell’assessore ai Teatri Serena Tonel che a sua volta ha posto l’accento su “una manifestazione cresciuta, sentita e partecipata da parte di tutte le comunità religiose, storicamente presenti a Trieste e che fa della musica un linguaggio universale e profondo”.

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