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Cronaca

Daniele Parisi porta in scena l’ipocondria al Miela

Giovedì 2 febbraio arriva a teatro "Ab hoc et ab hac" il pluripremiato "one man show" del protagonista del film "Orecchie" di Alessandro Aronadio all'ultima Mostra del Cinema di Venezia

Giovedì 2 febbraio alle 21 al Teatro Miela va in scena “Ab hoc et ab hac”, di e con Daniele Parisi, già protagonista del film “Orecchie” di Alessandro Aronadio all'ultima Mostra del Cinema di Venezia. Il titolo, letteralmente significa “Da questo e da questa”, e suggerisce: «Un incontro plurimo di personaggi che arrivano da qui e da là – spiega Parisi – tutto lo spettacolo ha luogo in una sala d’aspetto, dove i pazienti vanno e vengono, trasportati da un’ambulanza. Io interpreto tutti loro, ambulanza compresa, i loro disagi e i loro deliri si uniranno in un flusso di coscienza corale, in cui tutte le voci e il luogo stesso sono un riflesso della medesima persona».

Un “one man show”, un solo trasformista e più personaggi che spuntano dai luoghi più improbabili, chi ha gli organi spostati, chi il gomito del tennista, chi fa parlare i calzini, la malattia sovverte la comune logica e trasporta lo spettatore in un universo altro: «Proprio come l’ipocondria distorce il pensiero e spesso crea la malattia stessa – spiega l’attore – forse allo stesso modo plasmiamo la nostra esistenza col pensiero. Porto in scena un paradosso esistenzialista di cui la malattia è solo un aspetto».

Una colonna sonora fatta di loop vocali registrati dal vivo e sul momento accompagna situazioni al limite del grottesco che raggiungono picchi di comicità, non a caso i lavori di Parisi sono stati definiti “al limite tra cabaret e teatro”, di difficile catalogazione ma dall’impatto immediato.  Lo spettacolo nasce da un evento autobiografico (fortunatamente a lieto fine): «Ho avuto modo di sperimentare i limiti della medicina odierna, molto avanzata ma a volte dimentica del fattore umano ed emotivo che spesso dà origine alla malattia. Nelle strutture pubbliche c'è sempre più difficoltà ad approfondire questo lato, ci troviamo poi in un periodo di grande crisi del sistema sanitario, mancano tempo e fondi. Vivo molto questo problema anche perché ho dei parenti medici e avrei voluto essere un medico io stesso».
Lo spettacolo è stato premiato al concorso “Autori nel cassetto, attori sul comò”, ha ricevuto il Premio Isla de Margarita Off-art Festival il Premio della Critica a Martelive 2014.

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