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Cronaca Strada di Guardiella

Degrado al Giardino Guardiella, FdI: "Al via la riqualificazione dopo nostra raccolta firme"

Dopo l’annuncio dell’assessore Lodi, i candidati al Consiglio Comunale Paolo Perini e Nicole Matteoni hanno incontrato i cittadini di San Giovanni, illustrando il progetto: “Sarà deterrente a degrado”

Inizia la riqualificazione del giardino di Guardiella con nuove panchine, illuminazione, giochi per bambini e recinzioni. Dopo l'annuncio dell'assessore Elisa Lodi sui suoi social, ne parlano anche i candidati al Consiglio Comunale di Fratelli d'Italia Paolo Perini e Nicole Matteoni che ieri, mercoledì 15 settembre, hanno incontrato i cittadini in rotonda del Boschetto per un confronto e per illustrare il progetto. "Due anni fa - ha spiegato Perini - abbiamo iniziato la raccolta firme per riqualificare questo giardino, sempre frequentato da persone che gravitavano intorno al Sert. Si verificavano risse, schiamazzi e disordini. La popolazione ha risposto con 600 firme in pochi giorni, così l’assessore ai lavori pubblici Elisa Lodi si è mosso per effettuare una riqualificazione. Il Covid ha dilatato i tempi ma finalmente il progetto è stato approvato e dato in appalto, probabilmente a metà ottobre inizieranno i lavori".

Perin ha poi illustrato le criticità segnalategli dalla cittadinanza: "siringhe piantate sugli alberi nella zona dell’ex Opp, boccette di metadone dappertutto e altro. Ci vorrebbe un’attenzione maggiore da parte dell’Azienda sanitaria, che potrebbe seguire di più i suoi assistiti".

La riqualificazione, secondo FdI, farà da deterrente alle situazioni di degrado: "Questo giardino prima era un’area verde in cui chiunque poteva entrare, diventando un parco non si potrà più bere e fumare e ci saranno maggiori regole. Le forze dell’ordine potranno allontanare eventuali trasgressori” 

“L’assessore Lodi ci ha assicurato che saranno installate anche delle telecamere - ha spiegato Nicole Matteoni - c’è un contributo regionale per la videosorveglianza, sia a favore dei comuni che dei privati. Sapere che l’area è sorvegliata è un importante deterrente per i malintenzionati. E’ una zona frequentata anche da famiglie che spesso, mi hanno segnalato, non se la sentono di portare qui i bambini proprio a causa di queste frequentazioni. Molte finora le riunioni tra Comune e Sert per risolvere il problema, dopo questa raccolta firme si è arrivati a questo risultato, anche se le sinistre ci accusano di trascurare le aree periferiche”.

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