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Cronaca

Cibo per asporto o a domicilio: arriva la piattaforma "a prova di fase 2"

Si tratta di deliveryfvg.it, app che potrà essere installata gratuitamente sia per i ristoratori che per i clienti, e che coinvolgerà anche le più piccole realtà che si trovano nei paesi, non solo in città

Una piattaforma, anzi, un vero e proprio gestionale, che consente ai ristoratori di iscriversi gratuitamente e proporre il loro menù “a domicilio” oppure “per asporto”. Allo stesso modo consente all’utente finale di trovare, con un solo clic, l’offerta gastronomica che preferisce. Si tratta di deliveryfvg.it, un progetto nato in regione che fornisce un aiuto all'incontro di domanda e offerta in tempi così duri per l'economia, approfittando delle maggiori possibilità offerte dalla fase 2.

Una piattaforma più capillare nel territorio

A occuparsi della consegna sarà il ristoratore stesso, come del resto in molti stanno già facendo da alcune settimane. In questi giorni è iniziata la fase delle adesioni da parte dei ristoratori, con la piattaforma che entrerà in funzione tra qualche settimana, quando il numero di iscrizioni permetterà una copertura capillare del territorio. Deliveryfvg.it, però, ha una peculiarità unica rispetto agli altri: è totalmente gratuita sia per i ristoratori (iscrizione e app), sia per gli utenti (app di utilizzo). Inoltre si propone d'essere capillare, in quanto coinvolgerà anche le più piccole realtà che si trovano nei paesi, non solo in città. E qui sta la differenza sostanziale con le grandi catene che si occupano del servizio a domicilio, operando quasi esclusivamente nei grandi centri abitati e non nelle località più piccole.

Accanto a questo sono previste una serie di azioni di comunicazione e marketing coordinate: "Ora tutti stanno cercando di fare il massimo per farsi conoscere, per far sapere al maggior numero di persone possibile cosa propongono. Noi offriamo la possibilità di abbattere questi costi perché ci occuperemo, come  deliveryfvg.it, di organizzare un piano comunicativo mirato, geolocalizzato, targhetizzato, così da raggiungere un pubblico realmente interessato a fruire di questi servizi" hanno spiegato i due imprenditori che alle spalle hanno esperienze diverse, uno nella ristorazione, l'altro nel mondo della comunicazione. A fronte del servizio sarà richiesto il 10% sugli ordini ricevuti (quindi sul “venduto”) attraverso la piattaforma.   

Info: https://www.deliveryfvg.it/  https://www.facebook.com/deliveryfvg/

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