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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Denunciata una Mendicate a Trieste: Finta Disabile Scoperta dalla Polizia Locale

La donna chiedeva l'elemosina nelle vie del centro Falsi invalidi, uomini e donne che si appoggiano a una gruccia e camminano ostentando mutilazioni per poi, a "lavoro finito" mettersi in spalla la stampella e avviarsi tranquillamente verso...

La donna chiedeva l'elemosina nelle vie del centro

Falsi invalidi, uomini e donne che si appoggiano a una gruccia e camminano ostentando mutilazioni per poi, a "lavoro finito" mettersi in spalla la stampella e avviarsi tranquillamente verso la loro dimora: grazie alla segnalazione di un cittadino questo è quanto scoperto ieri pomeriggio da una pattuglia della Polizia Locale.

Ieri pomeriggio gli operatori sono stati inviati nella zona centrale di via San Spiridione, via Mazzini e via San Nicolò dove era stata segnalata una donna anziana con importanti problemi deambulatori girovagare chiedendo la carità ai passanti ed agli avventori dei locali della zona.

Gli operatori hanno individuato la persona in via San Nicolò nei pressi della galleria pedonale che collega la via con il Corso Italia: l'informazione avuta era corretta in quanto la mendicante camminava con estrema difficoltà, sia a causa dei piedi piegati in maniera innaturale, sia perché incedeva piegata praticamente a 90° con la testa china, aiutandosi con un bastone.

Gli operatori hanno constatato che la donna indossava una sorta di tunica di colore nero e il capo era avvolto con un foulard dello stesso colore: la donna, dopo essere stata fermata, alzava il capo lasciando intravedere unicamente gli occhi, poiché il foulard oltre a coprirle il capo le fasciava completamente il viso.

Dopo essersi accertati che la donna comprendeva la nostra lingua e che non necessitava di assistenza medica, le è stato chiesto di abbassare il velo dal viso e di esibire un documento per l'identificazione: la donna non era anziana e che il "travestimento" era funzionale ad alterare le proprie fattezze per trarre in inganno i passanti.

G.L., le sue iniziali, di anni 42, romena, senza fissa dimora sul territorio dello Stato, è stata accompagnata presso gli uffici al fine di verificare la sua posizione. A carico della donna esistevano due decreti di allontanamento emessi dalla Prefettura di Venezia (ad entrambi la donna aveva ottemperato, uscendo dal territorio dello Stato e facendovi ritorno solo successivamente) nonché una denuncia per violazione dell'art. 633 Codice Penale (invasione di terreni o edifici).

Durante la permanenza presso gli uffici la donna, chiamata a firmare gli atti che le venivano sottoposti, si alzava perfettamente in piedi e camminava lungo il corridoio. Nei confronti della donna s'ipotizza la violazione ex art. 5 Legge 152/1975 (divieto di indossare gli indumenti denominati burqa e niqa)

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