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Cronaca via rossetti 74

#DiamociUnaMano, al Petrarca gli studenti raccolgono indumenti e cibo per i profughi

L’iniziativa organizzata dal gruppo Libera “Liliana Caruso – Agata Zucchero” in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio e la parrocchia del Rione di Valmaura “Beata Vergine Addolorata”

Partenza a razzo per la raccolta di cibo e vestiario a favore dei profughi organizzata dal gruppo Libera “Liliana Caruso – Agata Zucchero” all’interno del liceo Petrarca, che durerà tutta la settimana (da 11 al 15 gennaio) dalle 14.00 alle 15.30, mentre venerdì 15 gennaio, in occasione de “La Notte dei Classici” dalle 18.00 alle 24.00

«L’iniziativa – riferisce Ludovico Armenio del presidio di Libero del Petrarca – è nata ad inizio novembre da quando è iniziata una collaborazione con il liceo Preseren  e la Croce Rossa di Sesana per una raccolta di prima necessità destinata ai profughi che si trovavano allora in Slovenia. In quell’occasione è venuta in mente l’idea alla preside di estendere l’idea a tutta la scuola. Si terrà tutta la settimana all’interno dell’istituto dove saremo presenti con un nostro banchetto a disposizione di quanti vogliano portare qualche aiuto a favore dei richiedenti asilo. Il nostro presidio di Libera “Liliana Caruso – Agata Zucchero “ collabora con la Comunità di Sant’Egidio e la parrocchia del Rione di Valmaura “Beata Vergine Addolorata” a favore della comunità di profughi e bisognosi che sono supportati da questa comunità. La raccolta è iniziata benissimo, basti pensare che in uno solo giorno abbiamo già raccolto 10-15 borsoni di indumenti e cibo a favore dei richiedenti asilo. Non abbiamo avuto nessuna critica al momento, anzi il feedback è stato molto positivo e l’afflusso al nostro banchetto è sempre costante».

«Ci siamo – conclude Ludovico -  tutti i giorni fino a venerdì dalle 14 alle 15.30 presso la sede centrale del liceo Petrarca in via Rossetti 74 e venerdì dalle 18 alla mezzanotte. Chiunque voglia aiutarci ed aiutare, potrà portarci alimenti non deperibili come pasta, riso, pomodori pelati, legumi, tonno in scatola, prodotti per l’infanzia, olio, farina e biscotti nonché vestiti invernali utilizzati ma in buono stato come giacche, maglioni, cappelli, sciarpe, coperte e materiali per l’infanzia».

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