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Giovedì, 25 Aprile 2024
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"Dipendenti dei musei 'sfruttati' a 5 euro l'ora", la raccolta firme continua

Il sindacato Confsal - Fesica si scaglia contro la società Euro & Promos a cui sono stati appaltati i servizi museali dei Civici Musei di Trieste. Le date dei prossimi incontri

“Dipendenti pagati 5 euro l’ora, con contratti intermittenti e condizioni di sfruttamento”. È quanto segnalato dal sindacato Confsal – Fesica riguardo alla società Euro & Promos, a cui sono stati appaltati i servizi museali dei Civici Musei di Trieste. Il sindacato ha indetto una raccolta firme, iniziata oggi davanti all’ingresso del castello di San Giusto, al fine di chiedere l’intervento diretto del sindaco Dipiazza nella vicenda. La raccolta continua anche domani, sempre di fronte all’ingresso del castello, dalle 10 alle 12:30, e allo stesso orario il 4 e 5 maggio, di fronte al museo Revoltella.

il Segretario provinciale del sindacato Filippo Caputo dichiara che “Questi dipendenti vengono pagati cinque euro lordi l’ora, meno di quanto riceverebbero con il reddito di cittadinanza. Euro & Promos ha vinto un appalto e il mandatario è il Comune di Trieste, che dovrebbe controllare quanto previsto dal capitolato, il quale parla molto chiaro e dice quali sono le mansioni dei dipendenti. Sono figure di alto profilo, che prendono meno degli addetti alle pulizie, con tutto il rispetto per questa categoria. Noi abbiamo contestato questo all’Ispettorato del lavoro per le tematiche lavorative e per quanto riguarda l’appalto abbiamo sporto denuncia alla Corte dei Conti”. 

Secondo Confsal, questa situazione va avanti “con il beneplacito del Comune, che abbiamo interpellato più volte senza esito e che paga milioni per avere un servizio a cinque stelle, mentre in realtà è una stella e mezza. Un grande risparmio per la società che ha questo appalto milionario”.

Riguardo alle condizioni contrattuali, Caputo spiega che “su 61 dipendenti ne sono in turno in maniera regolare 25 con contratto a intermittenza. Come si può avere questo contratto con 40 ore settimanali per tutto l’anno? Per noi è un modo per ricattare i dipendenti affinché non protestino, per il timore di non essere più richiamati. Abbiamo anche intenzione di denunciare uno dei dirigenti per minacce al telefono e una serie di comportamenti che vanno contro lo statuto dei lavorator, anche suggerendo loro di cambiare sindacato. Domani stesso abbiamo un appuntamento con l’avvocato”.

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