Disalberano e Vanno alla Deriva nella Notte. Salvati dalla Guardia Costiera
La notte scorsa un giovane di Duino Aurisina, E.F., e una giovane di Gorizia, S.M., dopo numerose ore di ricerca che hanno tenuto in apprensione il personale della Capitaneria di porto e della Sala Operativa di Trieste, sono stati tratti in salvo...
La notte scorsa un giovane di Duino Aurisina, E.F., e una giovane di Gorizia, S.M., dopo numerose ore di ricerca che hanno tenuto in apprensione il personale della Capitaneria di porto e della Sala Operativa di Trieste, sono stati tratti in salvo dalla loro piccola imbarcazione a vela lunga 4,5 metri, andata alla deriva al largo di Sistiana dopo aver disalberato, perché sorpresi dalle improvvise raffiche di bora rinforzatesi nel tardo pomeriggio.
I due giovani, in compagnia di un terzo poi identificato nel carabiniere M.P., effettivo presso la Stazione Carabinieri di Pionca, in provincia di Padova, nel tardo pomeriggio di ieri si erano infatti avventurati a bordo della piccola deriva per una "veleggiata" sotto costa nei pressi della baia di Sistiana.
Sulla via del rientro, complice il vento di bora che nel frattempo era rinforzato, i giovani si sono trovati ben presto in gravi difficoltà poiché la barca perdeva l'albero e la velatura, rimanendo in balia delle onde.
I due ragazzi, lasciando la giovane S.M. a bordo, in un primo momento hanno tentato di trainare a nuoto verso riva l'imbarcazione, tuttavia non riuscendovi causa il vento e la corrente in zona; a corto di energie hanno quindi deciso di risalire a bordo.
A quel punto il giovane M.P., constatato che sulla piccola imbarcazione non vi erano a disposizione mezzi di comunicazione o dotazioni di segnalazione di sorta, e visto l'approssimarsi dell'imbrunire, decideva coraggiosamente di gettarsi in mare per raggiungere a nuoto la costa e richiedere aiuto.
Dopo una non facile traversata, durata più di mezz'ora causa il vento ed il giubbotto di salvataggio nel frattempo indossato, il giovane M.P. finalmente raggiungeva la costa e nel porticciolo di Sistiana riusciva ad ottenere l'assistenza di un conoscente con il quale, confidando evidentemente nella possibilità di risolvere facilmente ed autonomamente la situazione, usciva nuovamente in mare su di un'imbarcazione a motore alla ricerca degli amici, tuttavia non riuscendovi, anche per la sopraggiunta oscurità ed il lasso di tempo trascorso.
Finalmente M.P. richiedeva soccorso alla Guardia Costiera tramite il numero blu di emergenza in mare "1530"; la telefonata, ricevuta intorno alle 23:15 dalla Sala Operativa della Capitaneria di porto di Monfalcone, era da questa prontamente riferita al superiore comando di Trieste.
Immediatamente veniva attivato il dispositivo di ricerca e soccorso coordinato dalla Sala Operativa della Capitaneria di porto di Trieste che, valutate le condizioni meteorologiche ed il tempo trascorso dall'evento, riteneva di dover prontamente allertare ed impiegare tutte le proprie risorse specializzate di ricerca e soccorso marittimo (SAR), comprese le unità SAR di Monfalcone e Grado, richiedendo ed ottenendo anche il concorso di una motovedetta del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Trieste che prontamente si aggiungeva ai mezzi della Guardia Costiera.
La Sala Operativa della Guardia Costiera di Trieste, in assetto rinforzato di emergenza, nel frattempo determinava l'area di ricerca ed assegnava al dispositivo navale diversi settori di ricerca coprendo l'intera zona ricomprendente la baia di Sistiana ed il tratto di mare prospiciente, la baia di Panzano, nonché punta Sdobba ed oltre, fino al banco della Mula di Muggia ed il litorale gradese. Poiché l'area di ricerca, con il passare del tempo, ovviamente aumentava di estensione, veniva anche pre-allertata la Protezione Civile della Regione, di stanza a Palmanova, richiedendo l'intervento di un proprio elicottero alle prime luci dell'alba.
La ricerca aerea fortunatamente non si rendeva necessaria poiché le operazioni di ricerca e soccorso in mare si concludevano felicemente alle ore 03.50 quando la motovedetta CP 881, in forza alla Capitaneria di porto di Monfalcone, riusciva finalmente ad intercettare la piccola imbarcazione al largo di Sistiana con i due giovani dispersi ancora a bordo, comprensibilmente molto spaventati ed infreddoliti ma in buone condizioni generali. Prontamente presi a bordo dell'unità della Guardia Costiera i due venivano accompagnati direttamente nel porto di Sistiana con a rimorchio anche la loro piccola imbarcazione disalberata.
Soltanto nei mesi di giugno e luglio, la Guardia Costiera ha effettuato nel pur circoscritto circondario marittimo di Trieste, che va da punta San Bartolomeo a Sistiana compresa, più di venti interventi di soccorso, riuscendo sempre a fornire assistenza e trarre in salvo gli equipaggi delle unità coinvolte, senza risparmio di uomini e mezzi navali, assicurando tempi di intervento rapidi ed efficaci.