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Cronaca

Distrutti in porto 2500 ricambi Hyunday e Kia

La merce è stata controllata dai funzionari del servizio antifrode presso l’Ufficio delle Dogane ed è stato rilevato che non riportava la necessaria autorizzazione

Distrutti nei giorni scorsi presso il Punto Franco del Porto di Trieste 2.488 pezzi di ricambio Hyundai e Kia. Erano stati dichiarati in modo illegittimo per l’importazione da un rivenditore generico di autoricambi, in quanto non riportavano la prevista autorizzazione. La merce è stata sottoposta a controllo da parte dei funzionari del servizio antifrode presso l’Ufficio delle Dogane di Trieste.

Il trasporto

Il materiale era stato trasportato in due container provenienti dagli Emirati Arabi e diretti in Slovenia. Le operazioni di rottamazione sono state richieste dalla filiale italiana di Mobis Parts Europe, società del gruppo Hyundai Motor Group responsabile della distribuzione di ricambi e accessori Hyundai e Kia, al fine di contrastare i fenomeni di contraffazione e importazione illegale dei propri prodotti per tutelare gli interessi della rete di distribuzione ufficiale e la sicurezza dei consumatori finali.

Un percorso formativo 

L’operazione rappresenta l’esito di un percorso formativo/informativo, svolto dalla società Mobis Parts per conto delle case automobilistiche Hyundai e Kia di concerto con il personale dell’Agenzia Dogane e Monopoli (ADM) di diversi uffici doganali tra cui quello di Trieste, per favorire una più ampia e completa conoscenza, da parte dei funzionari doganali, dei sistemi identificativi comprovanti l’accertamento della genuinità e veridicità dei prodotti.

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