rotate-mobile
Il giallo

Morte Resinovich, la verità potrebbe emergere dal Dna rintracciato sui sacchetti neri

Il dna è stato trovato anche sui sacchetti di nylon che le coprivano la testa. Si resta in attesa dell'esito degli esami tossicologici

L'analisi del Dna rintracciato sui sacchi neri dell'immondizia che avvolgevano Liliana Resinovich, trovato anche sui sacchetti di nylon che le coprivano la testa, potrebbe far emergere la verità sulla sua morte. Lo riporta Il Piccolo. La Tac e l'autopsia purtroppo non hanno sciolto i molti dubbi che ancora gravano sul giallo. Per conoscere con attendibilità l’effettiva causa del decesso della donna, sarà quindi necessario attendere gli esiti di questi esami e di quelli tossicologici, che non saranno disponibili prima di trenta giorni.

Il corpo della donna è stato ritrovato il 5 gennaio nel parco di San Giovanni, dopo più di tre settimana dalla scomparsa avvenuta il 14 dicembre. E' di qualche giorno fa una nuova segnalazione: secondo una testimone, Liliana Resinovich sarebbe passata nella zona dell'ospedale Maggiore il 22 dicembre. Restano ancora molte ombre sul giallo di Trieste. Per le risposte bisognerà attendere ancora.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Morte Resinovich, la verità potrebbe emergere dal Dna rintracciato sui sacchetti neri

TriestePrima è in caricamento