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Cronaca

Nuovo arresto per l'"avvocato di Barcola": spacciava anche durante il lockdown

L'uomo è stato arrestato insieme al complice. Lo scorso luglio si era reso protagonista di un pericoloso inseguimento in viale Miramare. Durante il lockdown i due si rifornivano di cocaina, eroina, hashish e altre sostanze attraverso i valichi secondari e i boschi

Sono agli arresti domiciliari per spaccio di cocaina, eroina, hashish e marijuana il 47enne Paolo Pironti (l'avvocato di Barcola, già arrestato per spaccio lo scorso luglio), e il goriziano Duilio Terpin, entrambi residenti a Trieste. Le indagini sono state dirette dalla Procura della Repubblica di Trieste, dagli investigatori della V Sezione Antidroga della Squadra Mobile della Questura e dal Nucleo di Polizia Giudiziaria della Polizia Locale di Trieste. 

Le indagini

Pironti era stato già sottoposto agli arresti domiciliari poiché arrestato in flagranza per il medesimo reato l'11 luglio scorso, mentre Duilio Terpin era pregiudicato per reati in materia di stupefacenti. L’attività di indagine trae origine a seguito delle dichiarazioni rilasciate dal Pironti alla Polizia Locale di Trieste, nei primi mesi del corrente anno: l’uomo, infatti, aveva denunciato di essere vittima di minacce da parte di un suo conoscente. I primi accertamenti avevano consentito di constatare come la casa di Pironti fosse frequentata da parte di alcune persone gravitanti nel mondo dello spaccio locale, tra i quali emergeva la figura di Terpin.

La rete di spaccio

I conseguenti approfondimenti investigativi hanno, successivamente, consentito di disvelare la collaudata rete di spaccio allestita dai due che, nell’arco degli ultimi tre mesi, si sono resi artefici di più vendite di stupefacente, il quale proveniva in gran parte dalla vicina Slovenia. La "merce" veniva direttamente recuperata dai due indagati i quali, durante il periodo del lockdown, al fine di non interrompere i rifornimenti, percorrevano valichi secondari o sentieri boschivi.

È stato documentato come i due fossero particolarmente attivi sulla piazza di spaccio cittadina ed in grado di movimentare dalle singole dosi di stupefacente (cocaina ma anche marijuana, hashish ed eroina) a quantitativi che si aggiravano intorno ai 100 grammi.

L'inseguimento a Barcola

A tal proposito, tra i riscontri effettuati dagli agenti nel corso dei numerosi servizi di pedinamento si rammenta quello effettuato lo scorso 11 luglio: il Pironti era stato notato a bordo della propria autovettura in atteggiamento alquanto sospetto, nei pressi di casa sua. Nell’occasione, nonostante gli operatori avessero più volte intimato l’alt, l’uomo, nel tentativo di farsi strada aveva dapprima investito tre poliziotti posti innanzi al veicolo, per poi darsi a pericolosa fuga lungo l’affollato viale Miramare. Nella circostanza gli agenti erano stati costretti ad esplodere, in condizioni di sicurezza ed al fine di bloccarlo, tre colpi alle gomme. La fuga di Pironti era, poi, finita nei pressi di una struttura ricettiva sita lungo la Strada Costiera, finché la polizis non lo ha affiancato, speronato e costretto a fermarsi.

Sottoposto a perquisizione, l’uomo era stato trovato in possesso di circa 10 grammi di hashish e circa 100 grammi di cocaina, individuata e recuperata da un equipaggio della Polizia Locale nei pressi del luogo ove era iniziata la fuga, in quanto il predetto se ne era disfatto lanciandola dal finestrino dell’autovettura in corsa. Ulteriori 24 grammi circa di cocaina erano stati, infine, rinvenuti all’interno della sua abitazione. Lunedì 10 agosto, quindi, si è data esecuzione alle richiamate misure cautelari sottoponendo gli indagati al regime degli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni.

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