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Il caso

Arrestato in Italia, sconterà i domiciliari in Slovenia: è il primo caso a Trieste

L'uomo si trova ora al Coroneo. Dopo il rigetto della richiesta da parte del Gip e del Tribunale del Riesame di Trieste, la cassazione si pronuncia a favore creando un precedente nel capoluogo giuliano e il secondo in Italia. L'avvocato: "Sentenza storica"

Per la prima volta a Trieste (e la seconda in Italia) la Corte di Cassazione ha dato il placet per l'applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari all'estero. La decisione, che ha avuto impulso da Trieste, viene dalla Corte di Cassazione, dopo il rigetto della richiesta da parte del locale Tribunale del Riesame. Il caso, già trattato da Trieste Prima, riguarda un indagato per immigrazione clandestina, che è ancora agli arresti nel carcere del Coroneo e che ora avrà diritto a vedersi concedere gli arresti domiciliari in Slovenia, dove ha la residenza insieme alla sua famiglia. L'imputato è stato sottoposto alla custodia cautelare in carcere e gli altri soggetti coinvolti nello stesso episodio (con gli stessi capi d’accusa) sono stati invece già posti agli arresti domiciliari, perché, avendone le possibilità, avevano reperito subito un' abitazione in Italia.

Questa circostanza casuale aveva portato a una disparità di trattamento, motivo per cui il difensore dell'uomo, l'avvocato Giovanna Augusta de'Manzano, aveva presentato inizialmente istanza al GIP per modificare la misura, chiedendo l'applicazione della direttiva europea 2009/829/GAI, recepita nel nostro ordinamento giuridico nel 2016 per tutelare la parità di diritti per i cittadini comunitari. La decisione quadro europea prevede che gli indagati stranieri in misura cautelare, se non hanno un luogo ove scontare i domiciliari in Italia, possano scontarli nel loro paese di residenza, se trattasi appunto di Stato Ue, in questo caso in Slovenia. A fronte del rigetto dell'istanza da parte del GIP, l'avvocato aveva presentato ulteriore istanza al Tribunale del Riesame, anche stavolta senza successo. Qualche giorno fa, invece, la Cassazione ha stabilito che gli arresti domiciliari all'estero sono e devono essere possibili.

"Una sentenza importante non solo per tutte le città di confine - ha dichiarato l'avvocato de'Manzano - perché permette di non intasare le nostre carceri quando i domiciliari all'estero sono possibili dove lo straniero non abbia una casa in Italia. Sono molto soddisfatta della decisione della Cassazione, pietra miliare di civiltà giuridica e sociale. Sono molto sensibile al tema delle misure alternative al carcere e orgogliosa di aver contribuito in tal senso." Già in passato l' avvocato aveva dato ospitalità ad assistiti privi di domicilio sul territorio, come nel caso dell'indipendentista ceceno Boris Abubakarov, ricercato dalla Russia tramite estradizione per presunti reati di terrorismo.

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