rotate-mobile
Cronaca

Dopo la Tasi, ecco la Tari, ma le polemiche sono le stesse

13.10 - Bertoli (FI): L'amministrazione in tre anni ha messo in ginocchio famiglie ed imprese. Cecco (FareAmbiente): costi incrementati, ma senza adeguati servizi in cambio

Quando ci sono tasse da pagare, non può essere contento nessuno: figuriamoci quando le scadenze arrivano in successione.

Infatti, i cittadini di Trieste non hanno ancora iniziato a pagare la tassa su servizi indivisibili (TASI) che già devono preparare i portafogli per la nuova tassa rifiuti (TARI). Inevitabile, quindi, che politici ed associazioni facessero sentire la propria voce. La UIL politiche territoriali ha elaborato al proposito uno studio, pubblicato da "La Stampa", e le reazioni non si sono fatte attendere. Il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, Everest Bertoli, evidenzia come l'amministrazione Cosolini sia riuscita ad ottenere un altro record negativo: «dopo gli aumenti record della TASI che danno a Trieste un triste primato ecco che arriva la stangata della TARI (tassa rifiuti) ed è ancora peggio. Secondo la UIL l’aumento maggiore, in valori assoluti, sarà pagato da chi abita a Trieste, dove per una famiglia con 4 componenti che abita in un appartamento di 80 metri quadri si pagheranno oltre 44 euro in più rispetto al 2013. Un altro primato negativo del quale avremmo fatto volentieri a meno, figlio di una amministrazione allo sbando che in tre anni è riuscita a mettere in ginocchio famiglie ed imprese portando il prelievo fiscale a Trieste dai 93 milioni del 2011 a 138 milioni nel 2014.»

Ma anche qualche associazione ambientalista ha inteso dire la propria: «mentre è ancora grande il disagio per i cittadini per la nuova sistemazione dei raccoglitori, apprendiamo da uno studio nazionale della UIL che a Trieste è previsto l’aumento maggiore in valori assoluti per la tassa dei rifiuti: non c’è limite al peggio.» Così si esprime Giorgio Cecco, responsabile locale di FareAmbiente. «Continuiamo a ricevere segnalazioni dai cittadini: sui cassonetti tolti, per molti mal funzionanti, per rifiuti ingombranti a deposito senza controllo ed ora per una vera e propria stangata, tra la tassa sui servizi indivisibili e quella sui rifiuti. Ci sembrano costi insostenibili da una parte considerevole dei triestini e incrementati senza l’adeguato servizio,» sottolinea Cecco, che conclude: «auspichiamo che l’amministrazione Comunale valuti bene la situazione e agisca per cambiare una linea non sostenibile dai cittadini.» 

E i cittadini, che dicono?

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dopo la Tasi, ecco la Tari, ma le polemiche sono le stesse

TriestePrima è in caricamento