rotate-mobile
Cronaca

Un'atleta triestina negli Usa tra canottaggio e università in tempo di pandemia

La giovane Elena Waiglein, si è trasferita tre anni fa nell'Iowa, intraprendendo un proficuo percorso sportivo e di studi. Uno spaccato di vita d'oltreoceano e ci descrive una situazione che per certi aspetti ha livellato le differenze tra i paesi. L'articolo è stato pubblicato anche su Citysport

Dopo un percorso costellato di soddisfazioni nel canottaggio con il circolo Saturnia, la giovane triestina Elena Waiglein si è trasferita da anni ad Iowa City e sta portando nella squadra dell'ateneo locale tutta la grinta e la passione tipicamente triestina per il questo sport. Purtroppo, al momento, la sua attività agonistica ha subito una battuta d'arresto, la stessa che ha colpito tutto il mondo dello sport a causa di una sciagura senza confini e in grado di attraversare gli oceani: la pandemia da Covid – 19.

La sua testimonianza è arrivata alla nostra redazione come uno spaccato di vita d'oltreoceano e ci descrive una situazione che per certi aspetti ha livellato le differenze nello stile di vita e nelle opportunità offerte dai vari paesi e continenti.

Elena vive nello stato dell'Iowa da tre anni ed è prossima alla laurea in psicologia e sociologia alla University of Iowa. Prima di trasferirsi ha collezionato non pochi successi con il circolo Saturnia di Trieste: è arrivata seconda ai mondiali junior, due volte seconda agli europei e poi ottava nell'ultimo mondiale.

Come viene gestita l'emergenza nell'Iowa?

Qui non ci sono stati ancora molti casi positivi e non viviamo in completo lockdown. Si può ancora uscire con persone non conviventi ad almeno due metri di distanza, con mascherina e guanti e in gruppi di non oltre 6 persone. Iowa City è una città universitaria ma ora l'ateneo è chiuso e ci sono le lezioni online. Molti studenti vengono da fuori e sono bloccati nelle proprie città. È così dall'inizio di marzo.

Ti alleni ancora?

Gli allenamenti sono stati cancellati come tutte le attività, ma il coach propone allenamenti online facoltativi. Ho il remergometro a casa (la macchina che simula il movimento della vogata, ndr) e li seguo regolarmente.

Come ci guardano dagli USA? Che giudizio viene dato sui provvedimenti dell'Italia contro il contagio?

Tutti pensano che l'Italia abbia fatto ottimo lavoro. L'impressione generale è che la politica locale minimizzi il problema, ma le regole cambiano tra stato e stato. L'Illinois si trova a tre ore di distanza e il lockdown è molto più severo: possono soltanto uscire da soli, per poco tempo, le passeggiate sono consentite solo con il cane e la mascherina obbligatoria.

Che differenze hai notato nella pratica del canottaggio rispetto all'Italia?

Il modo in cui vogo io è molto simile alla vogata che ho trovato qua, non ho avuto troppi problemi. Ho visto però che gli allenatori hanno un'idea della tecnica perfetta, un ideale quasi impossibile da raggiungere. Ho praticato questo sport per 13 anni, quasi metà della mia vita, e ho notato che qui ci sono persone da ogni parte del mondo, è come se ogni gara fosse un mondiale. Io per esempio sono in squadra con ragazze olandesi, neozelandesi, serbe e australiane. Nonostante le diverse provenienze lo spirito di squadra è sempre molto forte. Inoltre in Italia la carriera accademica e l'impegno agonistico sono spesso incompatibili mentre qui sono molto soddisfatta perché al momento sto raccogliendo ottimi risultati sia accademici che sportivi.

Quanto pesa la buona riuscita nello sport sulla carriera accademica?

Ci sono due dipartimenti: quello atletico e quello accademico, e c'è un intermediario che monitora il rendimento di entrambi. Quando hai voti bassi sei costretto a fermarti nello sport per dedicarti alla scuola. Molto diverso dall'Italia.

Che progetti hai per il futuro?

Mi laureerò nel 2020 ma sto prendendo in considerazione l'idea di conseguire una seconda laurea in modo da poter gareggiare per un altro anno con la squadra universitaria. Poi sto valutando varie alternative tra le quali prendere un master qui o in un altro paese. Dipenderà anche da come si evolverà la situazione nel mondo e da quando arriverà il vaccino. Il mio futuro, come quello di tutti, si baserà molto sull'evoluzione della natura e della scienza.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Un'atleta triestina negli Usa tra canottaggio e università in tempo di pandemia

TriestePrima è in caricamento