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Cronaca

Emergenza freddo per i senzatetto, 35 posti disponibili. Grilli: «Non ci sono né primi né ultimi»

Nuova copertura infermieristica dell'Azienda sanitaria, ingresso nella "squadra" dei volontari dia Auxilia/Collegio del Mondo Unito, numero telefonico dedicato 3318929430, nonché la possibilità di raccogliere coperte ed indumenti avendo come punto di riferimento la farmacia al Cedro di piazza Oberdan 4

Un progetto rodato, con alcune interessanti novità, il Piano operativo coordinato “Emergenza Freddo 2016-2017” a sostegno delle persone senza fissa dimora, presentato oggi (martedì 15 novembre) dall'assessore ai Servizi e Politiche sociali Carlo Grilli e dai rappresentanti di Enti e Associazioni (tra gli altri Comunità di San Martino al Campo, Croce Rossa, Caritas diocesana, Comunità di Sant'Egidio, Consorzio Interland e Auxilia Collegio del Mondo Unito).

TUTTI - «Nella nostra città non ci sono primi o ultimi, ma persone che vanno supportate con l'aiuto e servizi collaudati e condivisi, con pudore e delicatezza, per dare la giusta attenzione ai senza fissa dimora: arrivare tardi può voler dire la morte di una persona. Due le linee d'intervento - spiega Grilli -: per i senza fissa dimora locali sarà attivo il piano “Emergenza Freddo”, mentre per coloro che provengono da altri Paesi sarà attivata la Prefettura».

NOVITÀ - Tra le novità del Piano “Emergenza Freddo 2016-2017”, l'assessore ha tra l'altro ricordato la copertura infermieristica dell'Azienda sanitaria, il nuovo ingresso nella “squadra” dei volontari dia Auxilia/Collegio del Mondo Unito, il numero telefonico dedicato 3318929430 per far fronte alle necessità dei senza tetto, nonché la possibilità di raccogliere coperte ed indumenti avendo come punto di riferimento la farmacia al Cedro di piazza Oberdan 4 (oppure direttamente in via del Lavatorio 4) dalle  8.30 alle 13 e dalle 16 alle 19.30, sabato pomeriggio escluso.

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SAN MARTINO AL CAMPO - Il Piano “Emergenza Freddo” può contare sulla Comunità di S. Martino al Campo, dove saranno disponibili 10 posti nel dormitorio del Centro diurno di via Udine per l’accoglienza degli utenti, dalle 19.30 alle 21.30, con uscita entro le ore 8.00 del giorno successivo; altri 15 posti saranno disponibili anche al piano superiore, con accoglienza dalle 20 alle 21 e fino alle 8 del giorno successivo. Oltre al posto letto e alla possibilità di provvedere all’igiene personale, verrà garantita agli ospiti la colazione del mattino e un pasto serale caldo cucinato nel dormitorio.

CARITAS - La Caritas diocesana mette a disposizione 10 posti nella casa di accoglienza Teresiano di via dell'Istria. Oltre all’alloggio saranno garantiti tutti i servizi erogati dalla struttura, compresi la colazione, il pranzo, la cena e l’eventuale accompagnamento all’autonomia per coloro che scelgano di intraprendere dei percorsi personalizzati. Al Teresiano opererà anche una stanza per l’accoglienza, in emergenza, di un nucleo familiare.

CROCE ROSSA - La Croce Rossa Italiana contribuirà alla fornitura di coperte, piumini, lenzuola, vestiario e generi alimentari di prima necessità e in caso di grave emergenza fornirà aiuto attraverso l'apporto di personale del servizio civile. Per gennaio si prevede inoltre l'apertura di un ambulatorio dedicato in piazza Sansovino 3.

COMUNITÀ DI SANT'EGIDIO - I volontari della Comunità di Sant'Egidio opereranno, in accordo con le altre realtà, attraverso la loro consueta presenza in strada, monitorando in particolare la zona vicino alla stazione ferroviaria e offrendo anche i servizi del proprio consultorio.

AUXILIA/COLLEGIO DEL MONDO UNITOPersonale volontario sarà messo a disposizione anche da Auxilia/Collegio del Mondo Unito che contribuirà anche a fornire coperte e vestiario.

HELP CENTER - Il coordinamento organizzativo sarà garantito dal Consorzio di Cooperative sociali Interland, con un help center in viale Miramare, un presidio nella stazione ferroviaria e zone limitrofe, attivo dalle ore 18 alle ore 20, dal primo dicembre al 31 marzo, ogni giorno compresi i festivi. Qui si organizzeranno le accoglienze serali attraverso un costante contatto telefonico con operatori e volontari, concordando le modalità di accoglienza, in un aperto confronto per cercare di risolvere eventuali problemi e necessità.

Il Piano si sviluppa e opera sul territorio anche grazie all'apporto dell'Area Servizi e Politiche sociali del Comune di Trieste, Azienda sanitaria, Prefettura, Questura, Polizia ferroviaria e Polizia locale. «Il Comune di Trieste - ha concluso l'assessore Carlo Grilli - è solo la punta dell'iceberg di un progetto collaudato, che si realizza con la collaborazione di tutti, sia enti che associazioni, a cui rivolgo il mio più sentito grazie».  

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