Emilio Comici, oggi l'anniversario della nascita del grande alpinista triestino
Era il 21 febbraio 1901 e Trieste vedeva i natali di una delle figure più leggendarie dell'alpinismo italiano degli anni Trenta e Quaranta. Ricorrono oggi i 118 anni dalla nascita. Un nostro breve omaggio al mondo visto dall'alto, come forse sarebbe piaciuto a lui
Con ogni probabilità è stato il più grande alpinista triestino della Storia, o almeno così la pensano in tanti. Esattamente 118 anni fa, il 21 febbraio del 1901 nasceva infatti Emilio Comici, un uomo capace di segnare in maniera irreversibile le vicende dell'alpinismo a livello italiano. Nella sua fulminea carriera, morì infatti a soli 39 anni in val Gardena, fu capace di aprire centinaia di vie sulle Dolomiti e disegnò nuovi approcci ad uno sport fatto di sudore e di umana e per niente diabolica perseveranza.
Il "mito" di Comici
Per l'ambiente dell'alpinisimo triestino, seppur in periodi anche complessi dal punto di vista storico e letterario, Comici rimane ancora oggi una figura mitica, in quell'approccio che la narrazione e la sedimentazione delle testimonianze hanno nei confronti della precisione storiografica e perché no, in relazione alla realtà.
La val Rosandra e la scuola di roccia
Comici all'inizio degli anni Trenta decise di dedicarsi completamente all'alpinisimo e si trasferì nelle Dolomiti, dove trovò la morte a causa di un "banale incidente" come spesso riportano le cronache. Al grande alpinista triestino la città ha dedicato una via nel rione di San Giovanni, non lontano dalla trattoria Suban, oltre al famoso cippo della val Rosandra, la valle a cui Comici era legatissimo: fu qui che nel 1929 fondò la scuola di roccia assieme a Benedetti, Opiglia, Barisi, Stefanelli e Prato.