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Cronaca

Missione sulla Rotta balcanica, quattro eurodeputati respinti dalla polizia croata

Si tratta di Alessandra Moretti, Pietro Bartolo, Pier Francesco Majorino e Brando Benifei del gruppo dei Socialisti e Democratici. "Cosa nasconde la polizia? Perché non vuole farci vedere il CheckPoint dove arrivano centinai di rifugiati?"

Sono stati inseguiti, fermati e respinti dalla polizia croata mentre stavano tentando di raggiungere un check point nella foresta di Bojna, al confine con la Bosnia. Come riporta Avvenire, la missione degli eurodeputati dei Socialisti e Democratici Pietro Bartolo, Alessandra Moretti, Pier Francesco Majorino e Brando Benifei (che avevano come obiettivo quello di documentare la grave situazione sulla Rotta balcanica ndr) è stata stoppata dall'arrivo delle forze dell'ordine di Zagabria. "Mai mi sarei aspettata che un Paese europeo come la Croazia arrivasse ad un atto così grave verso quattro parlamentari europei: impedire loro di svolgere il proprio ruolo" ha scritto Alessandra Moretti sul suo profilo Twitter. 

I fatti

Secondo il resoconto a firma di Nello Scavo, dopo un lungo negoziato con l'ambasciatore italiano a Zagabria, il numero due della Commissione per i  diritti civii dell’Unione Euorpea, Pietro Bartolo "ha superato il nastro di cellophane con le insegne della Polizia, avviandosi verso la sbarra che separa i due paesi, distante meno di 300 metri". In quel preciso istante, sempre secondo Scavo, il comandante della polizia ha fatto inseguire gli eurodeputati e i reporter presenti sul posto bloccando la missione. "Se vengono rispettate le norme internazionali - così sempre la Moretti su Twitter - come viene dichiarato dal governo croato, perché ci hanno impedito di arrivare al confine croato? Cosa nasconde la polizia? Perché non vuole farci vedere il CheckPoint dove arrivano centinai di rifugiati?". 

Le prime reazioni

Un atto, quello messo in campo dal governo di Zagabria che la Moretti definisce episodio "gravissimo nella storia dell’Unione Europea" e che ha suscitato le prime reazioni politiche. "Sono stati respinti senza troppi complimenti" scrive il deputato di Liberi e Uguali Nicola Fratoianni. "Continua così la vergogna nei Balcani, - prosegue l'esponente di Leu - ora chiediamo che il governo italiano e la Farnesina esigano spiegazioni per un atto non certo degno di un Paese della Ue". "È inaccettabile la decisione di bloccare la delegazione degli eurodeputati italiani in missione per fare delle verifiche presso la frontiera tra Croazia e Bosnia in un momento di drammatica emergenza umanitaria. Che le autorità croate permettano la missione" queste le prime parole di Giuliano Pisapia. 

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