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Cronaca

Fabbrica 4.0, Ministro Calenda in Fvg elogia modello Lean experience factory

Incontro svoltosi alla Lean experience factory alla presenza del ministro per lo Sviluppo economico, Carlo Calenda, della presidente Fvg, Debora Serracchiani e del vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello

Il Piano nazionale Industria 4.0 del Governo trova in Friuli Venezia Giulia un terreno fertile in cui gli indicatori economici sono tornati al segno positivo e il livello d'innovazione è fra i più avanzati del Paese.

Questo è il concetto espresso dalla presidente della Regione, Debora Serracchiani, nel corso dell'incontro con il ministro allo Sviluppo economico, Carlo Calenda, che si è tenuto oggi a Udine nella sede di Confindustria. E proprio della necessità di riattivare gli investimenti per le imprese ha parlato il ministro, il quale, illustrando il Piano ha spiegato che le aziende non dovranno chiedere niente allo Stato ma solo usare gli strumenti messi a disposizione dalla legge di bilancio.

Fra questi, le detrazioni fiscali per Pmi e Startup innovative, il credito d'imposta applicato alla ricerca, lo sviluppo della banda ultralarga connesso alla digitalizzazione del sistema produttivo e l'istituzione dei Competence center per la ricerca organizzati su base di specializzazione tecnologica e non territoriale.

Un pacchetto di strumenti armonicamente strategico che - come ha spiegato Calenda - è stato costruito per rilanciare gli investimenti necessari ad aumentare la competitività delle imprese e quindi l'occupazione.A monitorare e gestire l'andamento dei processi è prevista una Cabina di regia composta dalla presidenza del Consiglio dei ministri, dai dicasteri dell'Economia, dello Sviluppo, dell'Istruzione, del Lavoro, delle Politiche Agricole e dell'Ambiente e da una rappresentanza degli atenei tecnici, dei centri di ricerca, dell'imprenditoria e delle organizzazioni sindacali.

«Una sorta di Consiglio di amministrazione - ha detto il ministro - che valuterà a intervalli regolari lo svolgimento dei lavori e il conseguimento degli obiettivi, apportando le eventuali correzioni di rotta». L'obiettivo è quello per il 2017 di mobilitare 10 miliardi di euro di investimenti privati. Da parte sua, Serracchiani ha parlato di un Friuli Venezia Giulia che, coerentemente con la sua storia, ha saputo rialzarsi anche nel dopoguerra della crisi.

«Siamo - ha affermato la presidente - sul podio nazionale per abbattimento della burocrazia e della tassazione, oltre che per gli alti standard raggiunti nell'innovazione e nella ricerca». Alla base di questi obiettivi conseguiti, ha sottolineato Serracchiani, c'è un bilancio solido, forte di un debito della Sanità azzerato e di un completo utilizzo delle risorse della programmazione europea (150 milioni di euro). «Un territorio rilanciato da questi dati positivi - ha concluso la presidente - che è pronto a ripartire».

Hanno presenziato all'incontro, oltre a varie autorità civili e religiose, anche il vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, e gli assessori regionali Gianni Torrenti (Cultura) e Francesco Peroni (Finanze). «Se siamo partiti per tempo a livello nazionale con il modello di fabbrica 4.0 grazie alla Lef di San Vito, ora dobbiamo compiere un ulteriore passo in avanti per restare all'avanguardia, pianificando il suo futuro all'interno del digital innovation hub del Friuli Venezia Giulia».

Così il vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello al termine dell'incontro svoltosi alla Lean experience factory alla presenza del ministro per lo Sviluppo economico, Carlo Calenda, e della presidente Fvg, Debora Serracchiani. Per Bolzonello l'economia regionale è fortemente innovativa in quanto «con largo anticipo ha saputo leggere le traiettorie di sviluppo nel manifatturiero, capendo la profonda rivoluzione che stava avvenendo nel settore. La Lean experience factory è un esempio concreto in questo senso».

Positivo per il vicepresidente il fatto che «il ministro Calenda abbia riconosciuto come nella Lef siano già sviluppati gli obiettivi che si è posto il Governo nell'ambito della fabbrica 4.0. Ma anche il valore aggiunto nell'avere a disposizione una struttura di questo tipo proprio in Friuli Venezia Giulia, dove il manifatturiero è un comparto che pesa molto nell'ambito dell'economia regionale».

Se da un lato l'esperienza sanvitese è già una realtà assodata «adesso va pianificato - ha aggiunto Bolzonello - come questa fabbrica possa innestarsi nel ragionamento complessivo del progetto 4.0 promosso dal ministro Calenda. Non c'è dubbio - ha sottolineato il vicepresidente - sul fatto che la Lef sia il nostro digital innovation hub, che ora va messo a sistema con quanto già stanno compiendo le università del Nordest. In un contesto più ampio - ha concluso Bolzonello - questo modello può diventare un'ulteriore risorsa per le aziende della nostra manifattura, settore in continua trasformazione».

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