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Federmeccanica a Trieste: " ci Vogliono Coraggio e Onesta' per Uscire dal Tunnel"

Quest’anno per l’Assemblea Generale di Federmeccanica  è stata scelta la prestigiosa cornice del Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste.Nel suo intervento, il Presidente Pier Luigi  Ceccardi, è chiaro fin da subito, il panorama dell’economia...

Quest'anno per l'Assemblea Generale di Federmeccanica è stata scelta la prestigiosa cornice del Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste.
Nel suo intervento, il Presidente Pier Luigi Ceccardi, è chiaro fin da subito, il panorama dell'economia italiana non è affatto roseo, sebbene compaiano dei piccoli spiragli di luce, dovuti a un recupero produttivo, assolutamente non uniforme e trainato dalle sole esportazioni. L'Italia in questo momento si trova in una fase tutt'altro che semplice, e l'attuale situazione politica di certo non giova al dover far ripartire una nazione che, forse da troppo tempo, non ha delle politiche adeguate allo sviluppo.
I conti pubblici non sono incoraggianti e il 2014, anno in cui scade il vincolo di bilancio imposto dall'Europa, è vicino. È il momento di agire. Citando le parole del Governatore Draghi, Ceccardi auspica un taglio alla spesa pubblica, ma non uniforme, tutt'altro, questo impedirebbe di investire dove è necessario. La crescita, spera sia tempestiva, credibile e coraggiosa: tagliando sprechi e inefficienze, e destinando risorse agli impieghi più virtuosi.
Il settore manifatturiero risulta stagnante al momento, e l'industria metal meccanica ha risentito della recessione più degli altri settori industriali. Le colpe pesano soprattutto sulle deficienze a livello strutturale, come più volte ribadito anche in passato dal Presidente, che non permettono un confronto alla pari con i concorrenti, cui si aggiunge anche l'aumento sproporzionato del costo del lavoro. Tutto questo ha portato a perdere due posizioni nella graduatoria mondiale dei Paesi manifatturieri. Nonostante ciò l'Italia sta comunque giocando un ruolo da protagonista nei mercati mondiali, soprattutto nell'export, basti pensare che siamo i primi esportatori al mondo di rubinetterie e macchine automatiche per la confezione e l'imballaggio.
Proprio per questo spera in una politica futura che abbassi la pressione fiscale, e investa a livello scolastico e universitario, nella cultura di tipo tecnico- scientifico, al fine di migliorare l'intesa tra la scuola e il mondo del lavoro e quindi vedere l'indice di disoccupazione giovanile scendere.
Alle domande relative alle recenti polemiche tra Marchionne e Marcegaglia, e agli accordi tra Sindacati e Confindustria, il Presidente risponde serenamente, dichiarandosi fiducioso nel futuro.
A salutare la Relazione Presidente Pier Luigi Ceccardi, si sono alternati sul palco Sergio Razeto, Presidente di Confindustria Trieste, Il Sindaco Roberto Cosolini e L'Assessore regionale Federica Seganti.

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