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Fedriga: "Forestali ai confini e sgomberi a Trieste"

Il presidente del Friuli Venezia Giulia attraverso una diretta su facebook ha espresso le linee guida dei prossimi interventi in materia di contrasto alla rotta balcanica. Il riferimento a "chi si riempie le tasche con l'immigrazione clandestina"

Lo sgombero immediato di 80 persone a Trieste, il coinvolgimento del Corpo Forestale e della Protezione Civile a protezione dei confini e il potenziamento dei controlli con l'arrivo dei rinforzi da Padova. Questo, in sintesi, il messaggio che il Governatore del Friuli Venezia Giulia ha mandato attraverso una diretta facebook che ha realizzato oggi. Fedriga ha inoltre chiarito la situazione creatasi sulle rive a Trieste, a pochi passi da piazza Unità, dove da alcuni giorni una cinquantina di persone la notte a passano cielo aperto. "Siamo già intervenuti con un'autorizzazione arrivata dal Ministero degli Interni e 80 persone verranno immediatamente allontanate" ha dichiarato Fedriga. 

L'autorizzazione 

Anche il vicesindaco di Trieste Paolo Polidori conferma l'arrivo dell'autorizzazione: "Non sappiamo ancora se saranno le persone che in questi giorni dormivano sulle rive, anche perché bisogna verificare il loro status e se sono in accoglienza oppure no. Se non sono quelle persone allora saranno altre 80 che non sono nel programma di accoglienza e, in questo caso, allora bisognerà valutare il mancato controllo dei migranti da parte di Ics e Caritas" ha affermato Polidori raggiunto telefonicamente dopo l'incontro con il Prefetto Annapaola Porzio. "Con il Prefetto abbiamo condiviso la massima presenza sulle zone sensibili". "È certamente inammissibile che queste situazioni si ripetano" ha concluso il vicesindaco. 

I Forestali e la Protezione Civile 

"Come Giunta regionale utilizzeremo il corpo dei forestali per collaborare nel controllo dei confini e questo succederà la prossima settimana come tra le altre cose, sempre per la prossima settimana, stiamo vedendo per coinvolgere la Protezione Civile. Questo vuol dire fare e raccontare a chi portato l'immigrazione clandestina come si gestiscono le cose". Il Corpo Forestale Regionale del Friuli Venezia Giulia solo a Trieste conta un numero di agenti operativi che supera di poco le venti unità. "Chiederò ufficialmente alle istituzioni di fare i dovuti controlli e capire di chi siano le responsabilità perché il Friuli Venezia Giulia non può essere tenuto in ostaggio da chi decide dove mandare questi immigrati clandestini, cercando di ricattare per dire l'accoglienza diffusa deve essere proseguita e quei soldi ci devono continuare ad essere erogati. Noi ai ricatti non ci stiamo. La risposta è l'allontamento immediato di queste persone". 

Dormono sulle rive ma non si sa se in accoglienza oppure no

Le reazioni dell'opposizione

"Quanto a migranti - dice Spitaleri, segretario regionale del Pd - è evidente che con Fedriga viviamo in una regione a più velocità: al primo problema che sorge a Trieste subito telefonate a Roma, a Udine possono arrivare a frotte che tanto Fontanini è in ferie e non si telefona a nessuno". "Reagisce con veemenza il presidente Fedriga – continua Spitaleri - quando apre le finestre del suo ufficio in Piazza Unità a Trieste e scopre che qualche decina di migranti, evidentemente non accolti da alcuna struttura, ha dovuto dormire all’addiaccio sotto i palazzi nobili del capoluogo. Al contrario, tace completamente e non muove un muscolo davanti alla grave situazione che si sta concretizzando a Udine, e che lo stesso prefetto ha definito «vicina allo stato di allerta». Una volta presi a calci in faccia i sindaci che si erano impegnati nell’accoglienza diffusa, tutto si scarica sulla città". "Nonostante quanto proclama Panizzut, il numero dei profughi aumenta anziché diminuire, come doveva accadere secondo le promesse elettorali di Fedriga, tanto che ormai neanche la Cavarzerani basta più e bisogna aprire un'altra caserma. E’ proprio vero, per Fedriga e la Lega, il problema è non vedere: se il problema riguarda un'altra persona, un altro territorio, un’altra comunità, non è un loro problema. A Udine – conclude Spitaleri - il tema immigrati per la Lega non esiste: è solo una percezione dei cittadini". Laura Famulari, segretario provinciale di Trieste del Pd: "I trasferimenti di migranti che Fedriga ha sbandierato in diretta come un suo grande successo non sono un'operazione di tipo straordinario ma rientrano in una prassi consolidata che era stata concordata da anni: ancora una volta mistificazioni e giochetti di parole. Presidente, Le chiediamo un maggior rigore istituzionale". "Per quanto in crescita – ricorda Famulari - i migranti di oggi non sono paragonabili a quelli che ci sono arrivati nel 2015, eppure una situazione di simile degrado non si è mai verificata, perché gestivamo gli spostamenti dei richiedenti asilo in un continuo lavoro di raccordo con la Prefettura ed il Ministero dell’Interno". "Di quanto accade oggi rispondono loro che – aggiunge Famulari - governano la città da più di due anni. Rispondono anche delle bislacche idee del vicesindaco Polidori, che si affida alla pioggia per sgomberare i profughi, o del forzista Camber, che vorrebbe deportare i profughi dal salotto buono della città ai marciapiedi di qualche rione periferico. Magari a Roiano o a Valmaura? Questa – conclude - è improvvisazione". 


 

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