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Cronaca Via dell'Orologio

Fedriga “boccia” il Dpcm: “Non ha ascoltato le Regioni”

Il governatore: “Contraddizione sulle feste: se uno va al ristorante per mangiare può farlo ma se ci va con la torta e i regali mangiando alla stessa maniera in teoria non lo può fare. Si rischia il caos”

Un “parere negativo”, quello del presidente Massimiliano Fedriga sul Dpcm firmato ieri dopo un intenso botta e risposta con le regioni. Secondo Fedriga si tratta di “un'occasione persa perché il contributo dato dalla Conferenza delle Regioni è stato quasi del tutto rigettato nell'ultima stesura del documento che, peraltro, non ho ancora visto” ha dichiarato stamattina a margine di una conferenza stampa.

Per Fedriga “ci sono contraddizioni molto importanti, dove sono vietate le feste, nel pubblico e nel privato. Ad esempio, dal testo di ieri si evince che se uno va al ristorante per mangiare può farlo ma se ci va con la torta e i regali mangiando alla stessa maniera in teoria non può farlo. Le regole devono essere comprensibili per i cittadini e da essi condivise, altrimenti c'è il caos”. "La battaglia contro il coronavirus - ha argomentato poi - non può prescindere dall'avvalersi della massima sinergia tra l'Esecutivo e i Territori, riconoscendo a questi ultimi il ruolo di cerniera nelle relazioni con lo Stato e di fedeli interpreti delle esigenze di cittadini e imprese."

Secondo il Governatore il Dpcm presenta anche dei risvolti positivi, “ad esempio la parte sanitaria dove vengono cambiate e regole ed è molto utile per velocizzare la possibilità di analisi, tracciamenti e utilizzo di nuovi test, poiché ora si può usare qualunque test approvato da un paese G7, quindi questo può portare a una velocizzazione. Oltretutto già nella giornata di oggi o domani presenteremo le nuove linee guida perché aspettavamo l'approvvigionamento di test rapidi. La gara non è ancora a livello nazionale ma è quella che abbiamo fatto con il Veneto e siamo riusciti ad avere un rifornimento già per questa settimana, e così fino a fine mese”.

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