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Cronaca

Ferriera, firmato l'accordo di programma alla presenza del premier Renzi (FOTO)

17.54 - Nell'area saranno investiti complessivamente 211,5 milioni di euro: reindustrializzazione e al rilancio economico e produttivo dell'area, salvaguardando i livelli occupazionali e risanamento ambientale

È stato sottoscritto oggi a Roma, nella sede della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a Palazzo Chigi, l'Accordo di Programma (AdP) per la messa in sicurezza, la riconversione industriale e lo sviluppo economico produttivo dell'area della Ferriera di Servola. L'intesa è stata firmata, alla presenza del presidente del Consiglio Matteo Renzi, dal ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Gian Luca Galletti, dal ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi, dalla presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, dalla presidente dell'Autorità portuale di Trieste Marina Monassi, e da Giovanni Arvedi per conto della Siderurgica Triestina S.r.l., Società controllata da FinArvedi S.p.A., che ha recentemente rilevato la Ferriera di Servola dalla Lucchini S.p.A. Era presente anche il viceministro dello Sviluppo economico Claudio De Vincenti.

La firma di oggi conclude positivamente il lungo e complesso percorso, che ha subìto una decisiva accelerazione in questa legislatura, finalizzato ad individuare un nuovo soggetto imprenditoriale interessato a gestire lo stabilimento siderurgico e a contribuire alla reindustrializzazione e al rilancio economico e produttivo dell'area, salvaguardando i livelli occupazionali, impegnandosi a fare, d'intesa con gli Enti pubblici, una serie di interventi di risanamento ambientale.

Nel dettaglio, nell'area saranno investiti complessivamente 211,5 milioni di euro. Si tratta di interventi ambientali attivati dalla Regione e relativi alle aree pubbliche per complessivi 41,5 milioni di euro. Sono risorse a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione 2007-2013 e 2014-2020. Saranno utilizzate prioritariamente per eliminare la diffusione degli inquinanti in mare. Sono previsti quindi un barrieramento fisico di quasi 2.000 metri, comprensivo di un sistema di drenaggio, nonché della realizzazione di un impianto di trattamento dell'acqua. Siderurgica Triestina, firmando l'AdP, si impegna ad investire 170 milioni di euro, di cui 10 per la messa in sicurezza dei suoli e 15 per il risanamento ambientale degli impianti. La restante parte (145 milioni) riguarda l'ammodernamento e l'efficientamento dell'attuale impianto e la realizzazione di nuove attività tra le quali la metallurgia a freddo, con la quale tornerà ad essere prodotto in Italia l'acciaio magnetico (o elettrico). L'Azienda intende inoltre sviluppare l'attività logistica di intermodalità marittimo-ferroviaria, per collegare gli impianti di Cremona del Gruppo Arvedi con la banchina di Servola, ottimizzando il carico dei convogli ferroviari, per trasportare le materie prime verso Cremona e, in direzione opposta, 'coils', ossia rotoli di acciaio prefinito, destinati alla laminazione nel nuovo impianto produttivo di Trieste.

A garanzia degli interventi, in particolare per quelli ambientali, Siderurgica Triestina ha già effettuato i previsti depositi cauzionali, cui si aggiungono le garanzie prestate da Arvedi nei confronti del commissario straordinario della Lucchini per garantire da un lato il mantenimento dei livelli occupazionali, dall'altro gli interventi a finalità ambientale. L'AdP prevede infatti il riassorbimento di più di 400 lavoratori, di cui 380 già reimpiegati e altri 30 entro la fine dell'anno.

Per quanto riguarda i tempi, Siderurgica Triestina si è impegnata su un preciso cronoprogramma, che prevede di avviare già entro i prossimi 30 giorni gli interventi di prevenzione, presentando contestualmente i progetti per la messa in sicurezza dei suoli, delle acque di falda e per la rimozione dei rifiuti, comunicando periodicamente alle autorità competenti lo stato di avanzamento dei lavori.

21nov14. Accordo di programma Ferriera: Serracchiani a Roma (presente anche Metteo Renzi)

«Si salva il lavoro tenendo aperte le fabbriche e le aziende, non alimentando le polemiche e le tensioni. Si salva il lavoro risolvendo le crisi industriali, non giocando a chi urla più forte. Questo Accordo è un passo in avanti importante, che porta un segnale di speranza in una delle più grandi crisi che avevamo». Con queste parole il presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi ha commentato la firma a Palazzo Chigi dell'Accordo di Programma (AdP) per la riconversione dell'area della Ferriera di Servola (TS).

«Un'operazione - ha spiegato il premier Renzi - che grazie ad un investimento privato, fatto da una delle più grandi realtà italiane, e da un investimento pubblico, consente di salvare 410 posti di lavoro diretti e un migliaio di posti di lavoro nell'indotto».

«Abbiamo fatto un lavoro di squadra. Insieme ai lavoratori, ai sindacati, ad Arvedi, alle istituzioni locali e al Governo abbiamo trovato un punto di equilibrio importante che ha consentito di risolvere in poco più di un anno una crisi industriale complessa, una tra le più gravi del Paese, con la continuazione di un'attività industriale ma soprattutto, nell'interesse dei nostri cittadini, con il risanamento ambientale di un sito messo fortemente alla prova dalle produzioni» ha detto la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani.

«Credo sia l'immagine migliore di un Paese che sta tentando in tutti i modi di risollevarsi, di mantenere la propria produzione di qualità, di guardare lontano, perché non vogliamo perdere quello che abbiamo, vogliamo consolidare la nostra industria. Non possiamo rinunciare alla siderurgia, un settore strategico che è fondamentale», ha aggiunto Serracchiani, ribadendo che l'AdP consente di salvare «tanti posti di lavoro. Credo davvero che abbiamo dato prova tutti insieme che esiste la possibilità di fare, e di fare bene. Un fatto concreto come questo è la risposta migliore a tanti che ancora non credono in questo Paese».

«Certamente Trieste è un esempio eccellente che dimostra come, nonostante i problemi ci siano, con la buona volontà di tutti è possibile trovare una soluzione», ha affermato il ministro per lo Sviluppo economico Federica Guidi. Per il ministro Guidi, dunque, oggi è stata vinta «una scommessa importante che va a beneficio dei lavoratori e di tutto il sistema industriale italiano».

A margine della firma dell'Accordo, l'impegno per la Ferriera è stato sottolineato da Giovanni Arvedi che ha parlato di quello stabilimento come completamento del sito di Cremona che «aveva bisogno di un'area sul mare; Trieste, uno dei porti più importanti d'Italia anche per i suoi fondali, garantisce un luogo ideale per lo sbarco e l'imbarco dei materiali». Per Giovanni Arvedi, «Trieste consentirà di completare il ciclo produttivo del Gruppo, con la laminazione a freddo, che purtroppo a Terni è stata tolta», rimanendo quella a caldo a Cremona. «Quindi in Italia riavremo l'acciaio magnetico, a Trieste», ha evidenziato Arvedi.

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