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Cronaca

Ferriera, lettera aperta degli operai alla città: «Le cose cominciano a migliorare»

Lettera aperta alla città di Trieste, sottoscritta da 300 operai della Ferriera. Il portavoce, R.C.: «Questa lettera scritta a risposta delle continue minacce espresse dal sig Dipiazza contro la Vecchia signora»

Giunge in redazione la lettera aperta di 300 lavoratori della Ferriera di Servola alla cittadinanza di Trieste. I toni accorati lasciano trasparire tutta l'inquietudine per una situazione che travalica le scelte dei singoli e che è entrata da tempo in un contesto molto più ampio. 

Ecco il testo integrale della lettera aperta

«Siamo un gruppo di lavoratori della Ferriera di Servola, ci rendiamo conto che ormai gli operai interessano poco e non fanno notizia in un mondo in cui "produrre" sembra quasi superfluo , facciamo notizia solo quando si parla della Ferriera con toni da perenne campagna elettorale e, in quei casi, veniamo perfino accusati di essere noi ad andare contro gli interessi dei cittadini, anzi di avvelenarli... Anche noi siamo attenti alle ragioni della salute, per tutti e in primis per le nostre famiglie , ma questo è il lavoro che abbiamo, con questo produciamo valore e manteniamo i nostri figli.

Certamente si poteva fare di più e non sempre la politica è stata attenta a non contrapporre il diritto al lavoro al diritto alla salute, però da qualche tempo le cose, con molta fatica, cominciano a cambiare e gli interventi alla fine si vedono, come si vedono ridursi i parametri dell'inquinamento. Non siamo particolarmente schierati né sindacalmente, né politicamente, ma le sorti della città e del nostro lavoro ci interessano: prendiamo atto che per l'ennesima volta si cerca di strumentalizzare la questione ciò ci sembra intollerabile, veramente intollerabile e umanamente vergognoso.

Il Sindaco Cosolini potrà avere, agli occhi di qualcuno, delle mancanze, ma sulla vicenda Ferriera ha parlato sempre in modo chiaro, preoccupandosi della salute ma anche del nostro lavoro, immaginando tempi certi per gli investimenti e sistemi certi di monitoraggio, e anche la scelta del prossimo Assessore all'Ambiente, prof. Barbieri, se dovesse essere confermato ci sembra una garanzia per tutti.

Il Candidato DiPiazza ci ha già " chiusi " due volte, almeno nelle promesse elettorali - ovviamente non mantenute - perché bisognava incassare un po' di voti sfruttando il malessere che c'è e che comprendiamo bene, ora propone di " chiuderci " per la terza volta....magari non lo farà, perché non si mai che possa servire una quarta " chiusura " in qualche altra tornata elettorale ( alle regionali..?) 

Qui si tratta di essere seri e non continuare a trattare con superficialità e modi da propaganda miope una questione così delicata. Quindi la scelta non è banalmente tra centrosinistra e centrodestra, ma tra chi nelle difficoltà affronta i problemi e chi invece sfugge attraverso slogan elettorali che lasciano il tempo che trovano. Alla fine in questa vicenda i più " fragili " siamo proprio noi operai e pensiamo che Cosolini possa essere una scelta per tutelare il nostro lavoro, l'ambiente e quel po' di industria che rimane in città!»

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