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Cronaca

Su Sores non si placano le polemiche, Fials: "Nostri esperti a disposizione, ora si trovi una soluzione"

Il segretario Fabio Pototschnig interviene sugli ultimi sviluppi del caso: "Le criticità sono ben conosciute e le soluzioni, come già proposto a fine 2019, ci sono"

Il peccato originale è della giunta Serracchiani che ha trasferito la centrale unica a Palmanova, le polemiche sono inutili e controproducenti ma la giunta Fedriga aveva tutto il tempo per risolvere le criticità. Il caso della centrale unica va avanti con una lista infinita di botta e risposta all'interno dei quali tenta di inserirsi, gettando acqua sul fuoco, la Fials regionale. Dopo le critiche a De Monte sulla campagna vaccinale, la sua nomina senza concorso, le frecciate tra sigle sindacali e direzione sanitaria, oltre che tra rappresentanti dei sindacati e lo stesso assessore alla Sanità Riccardi, ecco che l'ultima pagina del romanzo "Sores" viene scritta dal direttore di Arcs Tonutti e da una quarantina di operatori del 118. Le due parti se ne sono dette di tutti i colori, con accuse pesanti ed altrettanti rinvii al mittente.  

Una sorta di storia infinita, per certi versi e che non fa bene all'immagine della sanità regionale. Per trovare la soluzione, ammesso che la politica intenda trovarla veramente, la Fials annuncia la sua disponibilità a mettere in campo "professionisti esperti" che conoscano bene "l'argomento". Tutto il resto, infatti, per Fabio Pototschnig e compagni ben poco serve "alla salute dei cittadini. Le criticità sono ben conosciute e le soluzioni, come già proposto a fine 2019, ci sono". Era il 2017 quando la centrale Sores entrava in funzione, mandando in tilt il sistema territoriale di individuazione degli interventi, con alcuni errori grossolani e a dir poco clamorosi. 

"Nonostante le tante riunioni, alcune anche con l'assessore Riccardi, gli impegni presi sono stati per lo più disattesi e le problematiche sostanzialmente non sono state risolte" sottolinea la Fials. "Analizzare le criticità dopo quattro anni di promesse non mantenute e problemi non risolti sembra solo un modo per prendere ulteriore tempo. Riteniamo che sia giunto il momento di mettere da parte le diatribe che ben poco servono alla salute dei cittadini, al fine di arrivare ad una risposta sanitaria più efficiente, omogenea e capillare su tutto il territorio regionale". 

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