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Cronaca

Ferriera, giornata storica per Trieste: firmato l'Accordo di Programma

Si è tenuta oggi la cerimonia ufficiale di firma dell'Accordo di Programma per l'attuazione del progetto integrato di messa in sicurezza, riconversione industriale e sviluppo economico produttivo nell'area della Ferriera di Servola.

Giornata storica per Trieste. Oggi, 27 giugno, è stato siglato l'Accordo di Programma per l'attuazione del progetto integrato di messa in sicurezza, riconversione industriale e sviluppo economico produttivo nell'area della Ferriera di Servola. La cerimonia si è svolta questa mattina in Prefettura a Trieste. Presenti il ministro per lo Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, il prefetto Valerio Valenti, il commissario dell'Autorità di sistema portuale del mare Adriatico orientale, Mario Sommariva e i rappresentanti delle imprese coinvolte.

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Patuanelli: "Grande risultato"

"Dopo anni di battaglie, oggi da Ministro dello Sviluppo Economico ho firmato, in Prefettura a Trieste, il nuovo Accordo di Programma per l’attuazione del progetto integrato di messa in sicurezza, riconversione industriale e sviluppo economico produttivo nell’area della Ferriera di Servola". Lo ha dichiarato in un post su Facebook il Ministro Patuanelli. "È un importante risultato per il territorio della città di Trieste e di tutta la Regione Friuli Venezia Giulia, che giunge dopo un intenso lavoro di squadra portato avanti in questi mesi da tutte le istituzioni e le parti coinvolte. Abbiamo un obiettivo in comune: garantire, nei prossimi anni, uno sviluppo industriale che tenga conto delle esigenze ambientali, sociali e occupazionali di cittadini, imprese e lavoratori. E grazie all’Accordo di Programma - conclude - vengono definiti gli investimenti e gli interventi funzionali a supportare e realizzare, nell’area della Ferriera, una produzione ecosostenibile, che punti alla decarbonizzazione completa del sito siderurgico, al rilancio delle attività di logistica e alla salvaguardia dei lavoratori. Un modello da seguire, un processo di riconversione che potrebbe essere riproposto in altri territori e siti del nostro Paese".

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Fedriga: "Inizio di una nuova era per Trieste"

Anche per Fedriga si tratta di "un risultato importante per Trieste e il Friuli Venezia Giulia, ottenuto grazie alla reale e leale collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti". "Il raggiungimento di questo obiettivo storico - ha aggiunto - è uno degli impegni che la Giunta si è assunta nei confronti dei cittadini della nostra regione e sono orgoglioso del ruolo chiave svolto dall'Amministrazione regionale per tagliare questo traguardo. La chiusura dell'area a caldo, che è il primo passo per la riqualificazione del sito e segna l'avvio di una era per Trieste, non avrebbe potuto concretizzarsi senza un'azione a difesa del lavoro e una prospettiva industriale rivolta al futuro".

Il governatore ha quindi sottolineato che "questo risultato è stato raggiunto attraverso una forte collaborazione sia all'interno dell'Esecutivo regionale, grazie all'apporto dato dagli assessori Scoccimarro e Rosolen che hanno lavorato assiduamente al mio fianco, sia con il Ministero dello sviluppo economico, il Comune di Trieste e l'Autorità di sistema portuale del mare Adriatico Orientale. Devo inoltre ringraziare Fincatieri e Icop, grazie al cui intervento è stato possibile favorire la ricollocazione dei lavoratori che non è stato possibile inserire nel perimetro delle attività previste dal piano di chiusura dell'area a caldo".

Uilm: "Ora si va avanti insieme"

Per  la Uilm è stata una "giornata positiva". "Siamo riusciti finalmente a concludere un percorso non facile da affrontare per tutti i soggetti coinvolti, sindacato compreso - ha dichiarato il segretario Rodà -. Ora, sulla carta, ci sono molti impegni non solo dal punto di vista occupazionale ma anche di carattere industriale per quel che concerne la riconversione. La nostra attività prosegue: continueremo a monitorare e controllare affinchè vengano rispettate sia le modalità che i tempi per la riconversione e la ricollocazione dei lavoratori. Positivo anche il confronto con il ministro Patuanelli che ci ha assicurato aggiornamenti periodici".

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