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Cronaca

Lo spettro degli esuberi in casa Flex agita i lavoratori: sciopero in piazza Unità il 14 maggio

"Chiederemo di essere ricevuti dalla Regione a cui chiederemo di attivarsi presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Necessario un confronto". Sulla crisi peserebbe il minor carico di lavoro richiesto da Nokia e la delocalizzazione in Romania

Il minor carico di lavoro richiesto da Nokia ed una delocalizzazione in Romania esaspera i lavoratori dello stabilimento triestino della Flex che dopo le due assemblee sindacali svoltesi nella giornata del 7 aprile annunciano uno sciopero nella giornata di venerdì 14 maggio. La manifestazione, organizzata dalle segreterie di Fim, Fiom, Uilm e Usb, si terrà in piazza Unità d'Italia ed una delegazione chiederà di essere ricevuta dal governatore della Regione Massimiliano Fedriga così da interessare il Ministero dello Sviluppo Econmico della situazione. "L'incertezza per il futuro del sito triestino non permette più rinvii - così Antonio Rodà della Uil -. Chiediamo che la Regione si attivi con il Mise a tutela di un sito strategico per il nostro territorio e per i patrimonio tecnologico del nostro paese".  

Le maggiori criticità che investono il sito di Trieste sono legate soprattutto alla situazione degli esuberi. "Ormai c'è il 20 per cento di esuberi strutturali che stanno venendo tamponati con gli strumenti straordinari (cassa CoViD ed il blocco dei licenziamenti), coinvolgendo più di cento persone". Il sospetto dei sindacati è quello che dietro alla valutazione di espansione di attività logistiche, si possa nascondere una sostituzione delle steee linee produttive. "Per questo è assolutamente necessario un confronto al Mise".  

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