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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Forza Italia, il tour de "La via maestra del dialogo" a Trieste: Renata Polverini in città

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TriestePrima

Un confronto aperto tra i principali partiti politici, le sigle sindacali e i rappresentanti delle diverse categorie economiche, "La via maestra del dialogo", convegno organizzato da Forza Italia, ha fatto tappa a Trieste per affrontare il tema della contrattazione e rappresentanza. Il nodo principale è legato alla necessità di ascoltare i corpi intermedi, anche nella prospettiva di aiutare il Paese ad uscire dalla crisi.

Renata Polverini, vice presidente della commissione lavoro della Camera e responsabile dipartimento nazionale politiche del lavoro e sindacali di Forza Italia, ha rimarcato come «Forza Italia ha sempre aperto al confronto arrivando alla firma di accordi importanti durante la guida Berlusconi, a cominciare dal Patto per l'Italia. Bisogna riprendere il dialogo con chi conosce i problemi e può aiutarci a trovare delle soluzioni. Mentre parliamo - ha proseguito la parlamentare azzurra - è in corso a Roma sotto al Mef una manifestazione degli esodati che chiedono dei cambiamenti alla legge Fornero, approvata durante il cosiddetto Governo dei tecnici, sulla quale il Ministro Padoan, proprio in occasione del l'audizione in Parlamento dal Def, ha aperto alla possibilità di modifica». 

«Anche oggi, da Trieste - ha evidenziato Sandra Savino, promotrice del convegno - Forza Italia che si sta assumendo l'incarico del confronto con le parti, siano queste sociali o imprenditoriali. Nelle nostre esperienze di Governo abbiamo sempre incontrato tutti per arrivare comunque a obiettivi importanti».

Franca Biondelli, rappresentante del PD e sottosegretario al lavoro e alle politiche sociali, ha evidenziato la volontà, di consolidare i rapporti tra l'attuale esecutivo e le parti sindacali. «Non sono una voce sola, io credo che parlare e dialogare sia fondamentale. Si è parlato sempre tanto, questo Governo ha comunque attuato una accelerazione perché servivano degli interventi urgenti».

I lavori sono stati introdotti dal capogruppo in consiglio regionale di Forza Italia, Riccardo Riccardi, che ha posto un importante interrogativo: «Il nostro paese è diventato moribondo per troppo dialogo non riuscendo a decidere quasi mai. Oggi viviamo una stagione, in particolare nel processo di riforme, che ha scelto di decidere immediatamente. Non è che rischiamo di morire lo stesso? Noi vogliamo far parte di un'area politica che parla, non vuole urlare. Vogliamo collocarci in uno spazio politico che riesca a dialogare con tutti trovando una soluzione che soltanto alla fine possa dividere se restano delle opinioni diverse».

Alla domanda posta da Riccardi hanno provato a rispondere Franco Belci, segretario regionale della Cgil, Giovanni Fania, segretario regionale della Cisl, Giacinto Menis, segretario regionale Uil, Matteo Cernigoi, segretario regionale Ugl, Matteo Di Giusto, vice presidente Confindustria Fvg, Alberto Marchiori, presidente Confcommercio Fvg e Graziano Tilatti, presidente Confartigianato Fvg. Nel corso del dibattuto, moderato dal giornalista del Messaggero Veneto Domenico Pecile, è emerso come il confronto sia comunque fondamentale per uscire da una situazione complicata sia per gli imprenditori che per i lavoratori. Un viaggio dal passato al presente per un quadro che oggi appare drammatico, ma dal quale non si può uscire senza una adeguata concertazione.

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