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Cronaca

Fotografia, Sandro Quattordici: «Fotografo, ma come verbo! I titoli lasciamoli a chi ne ha bisogno» (FOTO)

15.01 - Le nostre interviste ai fotografi professionisti e amatori di Trieste

Negli ultimi anni abbiamo assistito a una vera e propria invasione di macchine fotografiche digitali compatte, mirrorless e reflex a prezzi sempre più alla portata di tutti. La Redazione di Triesteprima ha deciso di dare spazio ai fotografi professionisti e amatori che sono interessati a far conoscere la loro arte, perchè di questo si parla: non sempre basta puntare e scattare. L'angolazione, la luce, il soggetto, la messa a fuoco, i tempi dell'otturatore e l'apertura del diaframma, postproduzione... ingredienti che mescolati con varie sfumature tra di loro danno vita a vere e proprie opere d'arte.

sandro quattordici-2Questa è l'intervista al fotografo Triestino Sandro Quattordici.

Fotografo professionista o amatore?
Fotografo, ma come verbo! I titoli lasciamoli a chi ne ha bisogno.

Che macchina fotografica utilizzi?
Utilizzo Canon come reflex e Sony come compattina o smartphone. 

Pensi che il tipo di macchina possa fare la differenza?
Dipende, la cosa è molto relativa. Ci sono circostanze limite dove l'attrezzatura può fare la differenza, molte altre in cui l'esperienza e la preparazione di chi stà dietro la macchina può dar frutto a risultati fuori dalle aspettattive comuni anche con attrezzature ridicole.

Ritratti, paesaggi, sport, ecc, quali sono i tuoi soggetti preferiti?
Non prediligo un'unica categoria. Mi espando anche a quello che va un po' fuori dalle linee della semplice fotografia, come i Timelapse, noto quello su Trieste da me realizzato per sperimentare tale tecnica. Trovo sia riduttivo e limitante fare sempre e solo un genere fotografico. Ci sono molti fotografi o amatori che si fossilizzano su una tipologia di scatti unica. Il mondo è strapieno di scorci, inquadrature, visuali e tipologie di scatti che aspettano di essere immortalati, e un bravo "fotografo" dovrebbe essere in grado di vederli e coglierli tutti in tutte le loro forme e sfumature. Altrimenti è un "fotografo" a metà.

Post produzione (fotoritocco) si o no?
Assolutamente si! Chi dice il contrario ha notevoli limiti di apertura mentale ed addattamento. La post produzione o sviluppo che dir si voglia è parte integrante del percorso per ottenere l'immagine finale sin dai tempi della pellicola con le camere oscure. Rintego essa sia il 50% di questo percorso. Ci sono situazioni in cui la foto può risultare quasi perfetta nonostante ci sia comunque margine di miglioramento e valorizzazione, ma molte altre in cui la fotocamera mostra i suoi notevoli limiti fisici, per quanto questa possa essere professionale o costosa. Non dimentichiamoci anche che come qualunque forma d'arte, la fotografia è una propria visione ed interpretazione. E come tale illimitata ed espressiva secondo il proprio gusto. Da qui, il confine tra sviluppo e fotoritocco...

Fotografia, Sandro Quattordici

Colgo l'occasione per invitare tutti gli amanti e non di questa passione sul mio sito www.FotoGrafici.net e sulla pagina Facebook, e i miei profili 500px e Instagram. Suggerisco a tutti i "canonisti" il gruppo, sempre su Facebook, CanonItaliaPhotography.
Ovviamente, infine, invito tutti i neofiti ai miei corsi per iniziare il loro cammino in questa magnifica passione.

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