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Cronaca

Blitz di CasaPound, strascichi personali per Clun: sospeso dal lavoro

Dopo la richiesta di provvedimenti giunta direttamente dall'assessore regionale alla Sanità Riccardo Riccardi, ecco che è arrivata la sospensione del contratto (che sarebbe andato a scadenza in autunno) che legava il leader di CasaPound ala Direzione Salute del Fvg

Il contratto interinale in Regione del leader triestino di CasaPound, Francesco Clun, è stato sospeso. Dopo il blitz del movimento neofascista in Consiglio regionale a chiedere la sospensione del capo dei militanti di estrama destra dal suo ruolo di amministrativo presso la Direzione Salute era stato lo stesso assessore regionale alla Sanità, Riccardo Riccardi. Il caso che rischia di mettere in imbarazzo la giunta Fedriga e aprire una discussione sulle falle della sicurezza interna al palazzo di piazza Oberdan, produce degli strascichi non solo politici ma anche personali. 

Strascischi personali

Oltre all'avvicendamento di Clun (il contratto sarebbe andato a scadenza in autunno ndr), tutti i 14 militanti coinvolti in quella che le opposizioni hanno definito "un'azione squadrista" sono finiti sotto la lente della Procura della Repubblica di Trieste, che li ha indagati per il grave episodio degli scorsi giorni. Alcuni esponenti dell'opposizione hanno parlato di "complicità" tra la Lega e CasaPound, rapporto che lo stesso Carroccio ha sempre ufficialmente negato. 

La protesta a Udine: alla manifestazione anche CasaPound

Questa mattina infine, davanti all'ex caserma Cavarzerani di Udine si è svolta la manifestazione contro l'immigrazione organizzata dalla stessa Lega. Al presidio di protesta si sono visti alcuni militanti di CasaPound, Clun compreso. "O non si sono accorti che a manifestare con loro c'erano quegli stessi figuri che pochi giorni fa hanno fatto irruzione in Consiglio regionale, oppure se ne sono accorti e non hanno fatto nulla per allontanarli" queste le parole del capogruppo del Patto per l'Autonomia, Massimo Moretuzzo. "Sono molto più vicini di quanto qualcuno affermi - ha concluso - dai, un po' di coraggio: fate outing e po' bon". 

Subito dopo il blitz, Francesco Clun si era prontamente difeso da quelli che erano stati definiti "attacchi personali". Il governatore Fedriga a Udine ha condannato, ai microfoni, il gesto del movimento di estrema destra. 

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