È stato approvato dalla Camera l’emendamento alla Legge di Bilancio che taglia del 40 per cento il costo delle accise per la birra prodotta dai micro birrifici. La notizia è di oggi e a darla sono i portavoce del Movimento Cinque Stelle al Parlamento europeo, il corregionale Luca Sut e Marco Zullo. L’azione è in riferimento “alle realtà produttive al di sotto dei 10.000 ettolitri l’anno. L'emendamento prevede inoltre il taglio di 1 centesimo sull’imposta per i birrifici con volumi di produzione maggiori” si legge nella nota.

“La seconda bevanda alcolica più gradita”

“Siamo soddisfatti per l’ottimo risultato raggiunto grazie all’iniziativa della collega in Commissione Agricoltura, Chiara Gagnarli – esordisce Sut. “La birra, in Italia – prosegue - è la seconda bevanda alcolica più gradita, preceduta solo dal vino. I dati diffusi di recente dall’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare descrivono un aumento rilevante dei consumi, +3% nel primo semestre del 2018 che va a sommarsi al +8% dello scorso anno”.

“La birra, volano per l’occupazione”

Secondo Sut il rapporto degli italiani con la birra è un “chiaro segnale di una tendenza culturale a cui doveva accompagnarsi un intervento normativo che alleggerisse il peso delle accise per un ambito produttivo in forte crescita e volano per l’occupazione, soprattutto giovanile. Anche il nostro Friuli Venezia Giulia – ha concluso Sut - può vantare aziende locali che, alla nostra già forte tradizione vinicola, aggiungono un prodotto nuovo e sempre più selezionato”.