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Cronaca

Fvg capofila della ciclovia nazionale Trieste-Lignano-Venezia

Pizzimenti: "Il turismo a due ruote è un asse fondamentale per lo sviluppo dell'economia regionale su cui stiamo investendo ingenti risorse". La ciclovia nazionale Trieste-Lignano Sabbiadoro-Venezia ha una progettazione e realizzazione interregionale finanziate dal ministero delle Infrastrutture (Mit) con 16,6 milioni di euro

"Il Friuli Venezia Giulia è strategico nella rete delle ciclabili europee poiché qui si trova lo snodo tra la ciclovia europea EuroVelo 8-Mediterranean Route e la ciclovia Alpe Adria. Per questo ho chiesto e ottenuto che la nostra Regione sia capofila della ciclovia nazionale Trieste-Lignano Sabbiadoro-Venezia entrata a pieno titolo nel sistema nazionale delle ciclabili turistiche".

Lo ha annunciato l'assessore regionale a Infrastrutture e Territorio, Graziano Pizzimenti, intervenuto oggi a Cervignano del Friuli (Udine) nell'ambito di un convegno sul cicloturismo, promosso dall'Uti Agro-Aquileiese. La ciclovia nazionale Trieste-Lignano Sabbiadoro-Venezia, che si sovrappone alla ciclovia regionale Adria-Bike (Fvg2) e alla EuroVelo8 (che collega la costa settentrionale del Mediterraneo da Cadice ad Atene) ha una progettazione e realizzazione interregionale finanziate dal ministero delle Infrastrutture (Mit) con 16,6 milioni di euro. Attualmente è in corso la predisposizione del Protocollo di intesa fra le Regioni e il Mit per la definizione dell'iter progettuale complessivo e per l'esecuzione delle prime opere.

Il turismo a due ruote

"Il turismo a due ruote è un asse fondamentale per lo sviluppo dell'economia regionale su cui stiamo investendo ingenti risorse" ha affermato Pizzimenti, secondo il quale "i progetti più ambiziosi diventano realizzabili quando ad attivarsi congiuntamente ci sono tre attori: la Regione per la parte infrastrutturale, i Comuni per la messa in rete dell'offerta turistica e i privati per gli investimenti su ricettività e accoglienza". Una sinergia che ispira il progetto "Un mosaico da scoprire su due ruote" presentato dall'Uti Agro-Aquileiese e finanziato dalle Intese per lo sviluppo con fondi regionali per complessivi 2,75 milioni di euro.

In quest'ambito, il primo studio di fattibilità, affidato all'Università Cattolica del Sacro Cuore, individua una rete cicloturistica intercomunale nel territorio che va da Palmanova a Grado, passando per Cervignano, Aquileia, Torviscosa e le campagne limitrofe. Una serie di itinerari unisce punti di interesse tematici (residenze storiche, cantine e aziende agricole d'eccellenza, chiesette di campagna e paesaggi lagunari) raggiungibili sulle due ruote seguendo percorsi circolari che fanno perno sulle due principali ciclovie regionali che si intersecano in questo lembo della Bassa friulana, la Alpe Adria (Fvg1) e la Adria Bike (Fvg2).

L'obiettivo, illustrato dal presidente dell'Uti, il sindaco di Cervignano Gianluigi Savino, è quello di trattenere i cicloturisti sul territorio (sono oltre 140 mila i passaggi registrati annualmente sulla sola Alpe Adria), sviluppando un'economia locale dedicata. Obiettivo che potrà essere raggiunto con maggiore efficacia attivando alcune collaborazioni preziose in ambito promozionale con PromoturismoFvg, Federazione Italiana Amici della Biciletta (Fiab Fvg) e, per il sistema intermodale, con i gestori degli scambi bici-bus e bici-treno (Trenitalia, treno transfrontaliero Micotra, aziende di trasporto locali su gomma).

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