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Cronaca

Fvg-Cina, Serracchiani: «Società leader interessata al Porto di Trieste»

I dati di incremento dei traffici a due cifre del porto, i suoi vantaggi legati ad accessibilità e regime di porto franco, l'elevata intermodalità hanno fatto dichiarare a Sun Ziyu che la Cccc "guarda con grande interesse " al piano di sviluppo, già in fase avanzata, di Trieste

«Un incontro estremamente importante e operativo con un'azienda statale che si occupa di grandi infrastrutture e portualità e che ha manifestato immediata e concreta attenzione per il porto di Trieste e per la piattaforma logistica del Friuli Venezia Giulia: abbiamo ottenuto una visita a Trieste da parte di una delegazione cinese già nelle prossime settimane e questa sarà l'occasione per ragionare su investimenti di interesse per loro e per il nostro Paese».

Lo ha dichiarato la presidente della Regione, Debora Serracchiani, al termine dell'incontro con i vertici di China Communications Construction Company Limited (Cccc), la più grande società di progettazione e costruzione di porti in Cina, la maggiore dell'Asia e il terzo gruppo nel settore infrastrutture al mondo. Negli ultimi anni la Cccc si è dimostrata una delle compagnie di costruzioni più attive nell'ambito della Belt and Road Initiative, diventando uno dei principali appaltatori del mondo.

A ricevere la presidente Fvg, accompagnata dall'ambasciatore italiano a Pechino, Ettore Sequi, promotore dell'incontro nella sede della Company, è stato il vicepresidente Sun Ziyu, presente una delegazione manageriale di alto livello.

Serracchiani ha illustrato le potenzialità del Friuli Venezia Giulia, la sua posizione strategica per il collegamento con i Balcani, unica regione italiana ad avere stretto un accordo bilaterale con la Baviera, e ha ricordato il forte investimento che il Governo italiano ha fatto sul porto di Trieste, individuato, assieme a quello di Genova, come approdo ideale della Via della Seta in seguito al recente incontro tra il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni e il presidente cinese Xi Jinping.

A presentare nel dettaglio le importanti possibilità di investimento nello scalo giuliano, è stato il presidente dell'Autorità di sistema portuale dell'Adriatico orientale, Zeno D'Agostino.

I dati di incremento dei traffici a due cifre del porto, i suoi vantaggi legati ad accessibilità e regime di porto franco, l'elevata intermodalità (già primo scalo ferroviario italiano per merci, l'obiettivo nel 2018 dell'Autorità portuale è quello di raggiungere quota 250 treni a settimana in grado di trasportare merci in tutta Europa, dal Belgio all'Ungheria) hanno fatto dichiarare a Sun Ziyu che la Cccc "guarda con grande interesse " al piano di sviluppo, già in fase avanzata, di Trieste.

Sun ha evidenziato che il gruppo è alla ricerca di opportunità per una presenza integrata, indirizzata a costruzione ma anche alla gestione delle infrastrutture, in Italia, mercato definito come "estremamente importante".

Nel corso dell'incontro era presente Wang Jingchun, presidente di Ccc International, individuato dal vicepresidente Sun, ingegnere portuale con trentennale esperienza nel settore, come contatto a cui affidare l'approfondimento di un progetto specifico da cui partire assieme a Authority, e di concerto con la Regione, per contribuire al grande progetto della Via della Seta.

"L'interesse della Cccc c'è ed è stato dimostrato dall'altissimo livello della delegazione che ci ha ricevuto e vedremo nelle prossime settimane come si evolverà", ha commentato D'Agostino al termine dell'incontro al quale hanno partecipato nella delegazione regionale anche il coordinatore generale di Elettra Sincrotrone Trieste, Mauro Zambelli, e il consigliere della Camera di commercio di Udine, Antonio Dalla Mora.

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