Fvg secondo in Italia per la conoscenza dell'inglese
La nostra regione è tra le prime tre regioni con il più alto indice di conoscenza della lingua inglese. Precede l’Emilia Romagna, prima in classifica, seguono la Lombardia e la Toscana
Il Friuli-Venezia Giulia è tra le tre regioni con il più alto indice di conoscenza della lingua inglese. Precede l’Emilia Romagna, prima in classifica, seguono la Lombardia e la Toscana. Calabria, Basilicata, Puglia e Molise sono invece le regioni con il livello più basso di competenza linguistica inglese. E’ quanto emerge dalla ricerca EF EPI , il più ampio rapporto internazionale sulla padronanza dell’inglese fra gli adulti nel mondo realizzato ogni anno da EF Education First , la società leader globale nel settore della formazione linguistica. Viene realizzata ogni anno elaborando le statistiche su oltre 3 milioni di persone nel mondo che partecipano allo stesso test di inglese (EF SET).
La ricerca
Il campione italiano è di oltre 20.000 test. L'inglese è la lingua globale dell’economia, della ricerca e della comunicazione: la ricerca EF EPI evidenzia come la padronanza dell'inglese di un Paese è sempre correlata ad indicatori di competitività e sviluppo socioeconomico, quali reddito nazionale lordo pro capite più elevato, maggiori investimenti in ricerca e migliore produttività del lavoro. La ricerca monitora ogni anno le performance di competenza linguistica a livello nazionale e regionale, monitorando quindi l’indicatore di competitività che deriva dalla padronanza delle lingue: un dato rilevante ancora di più in questa fase storica, soprattutto per le imprese dei distretti locali votati all’export. Scendendo nel dettaglio della classifica delle città italiane dove si parla meglio l’inglese Bologna è in terza posizione, dietro Milano (1°) e Torino (2°); Firenze registra il quarto posto. Palermo e Napoli, insieme a Trento, sono le città con il punteggio inferiore.
Classifica mondiale: Italia al 36esimo posto
Nell’ultimo anno l’Italia è scesa al 36° posto nella classifica mondiale, perdendo 2 posizioni rispetto all’anno precedente, e si colloca nella zona di coda anche nella classifica UE, con un punteggio EF EPI di 55,3 su 100. Per un confronto, il punteggio medio di competenza dell’Olanda, oggi al vertice della classifica europea, è di 70 punti su 100. L’Italia registra un punteggio più basso rispetto a quello di Spagna (35°), Francia (31°), Germania (10°), ma anche di Bulgaria (24°), Grecia (22°) e Polonia (11°). La ricerca EF EPI mette a confronto i dati relativi alle competenze linguistiche con il profilo sociodemografico e professionale della popolazione, censita per età, sesso e residenza. Il focus sull’Italia evidenzia un trend positivo in relazione alla parità di genere: gli uomini, da anni in ritardo, si stanno allineando sugli stessi livelli di competenza delle donne. A livello anagrafico, i giovani (18-30 anni) dimostrano un livello medio di conoscenza dell’inglese, la fascia di età 30-40 anni segue a breve distanza, mentre chi ha più di 40 anni registra un gap di competenza di quasi 6 punti rispetto agli under 30. Quest’ultimo dato evidenzia il rischio, per la fascia adulta over 40, di non essere in linea con i livelli richiesti dal mercato del lavoro.