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Cronaca San Giusto

Giallo del roseto di San Giusto, dal web giunge la replica

Comparsa su Facebook la scorsa sera una replica alle parole dell'Amministrazione comunale, con allegate delle fotografie antecedenti alla potatura spontanea non autorizzata e messa in atto da cittadini mascherati. «Chi sono i veri vandali?» chiede l'autore dopo aver rispedito al mittente le accuse di vandalismo

Non c'è voluto molto prima che giungesse una replica alle esternazioni del Comune sulla faccenda del fu roseto sotto la fontana di Montuzzi, falciato nelle scorse notti, che ha lasciato spazio all'alabarda bianca tracciata dalle pietre. Una risposta che rimanda al mittente le accuse di vandalismo.

La replica giunge sotto forma di descrizione di un album fotografico pubblicato sul profilo Facebook di un utente che riporta la propria nascita a circa 15 ore fa. Le foto allegate ritraggono l'aspetto del roseto prima della ormai celebre potatura clandestina.

La lunga nota che potete leggere cliccando qui ha il sapore di una sfida nei confronti delle istituzioni. Si intitola "Cronaca di una morte annunciata" e si apre con un aspro richiamo nei confronti del Comune, tacciato di incompetenza dall'autore, prosegue poi con delle domande retoriche e provocatorie, con la proposta di adottare soluzioni più convenienti e ancora un'accusa di incuria e corruzione. L'intervento continua citando diversi avvenimenti che si sono susseguiti nel tempo, riguardanti sia la zona dov'era situato il roseto, sia altri luoghi, come Miramare.

In chiusura, la spiegazione dell'atto «Noi abbiamo avuto solo la pietà di rimuovere i cadaveri delle rose abbandonate - continua la descrizione - che da evidente "cronaca" giacevano nel più pieno degrado da innumerevoli anni e ridare respiro al simbolo originario dell'alabarda che giaceva ormai tombato da una lapide di rovi».

01 Feb 15 Il roseto di San Giusto prima della potatura (foto dal profilo Facebook di Oliver Hardy)

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