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Cronaca

"Caso" bollette dell'acqua, Carena (Cna): "Acegas azzeri agli aumenti del 2018"

E' questo l'appello che il presidente della Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa ha lanciato questa mattina durante una conferenza stampa in merito alla nuova tariffazione del servizio idrico e alle ripercussioni nei confronti degli imprenditori locali

Riceviamo e pubblichiamo

È un appello accorato quello che oggi, venerdì 27 settembre, Giancarlo Carena, presidente di CNA Trieste, ha lanciato in conferenza stampa all’indirizzo di AcegasApsAmga e della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia: in rappresentanza di oltre 500 associati, ha raccolto e fatto proprio il grido di dolore che molti di loro hanno lanciato dopo aver ricevuto nei mesi scorsi bollette dell’acqua esorbitanti al punto da mettere in discussione la continuità dell’attività imprenditoriale.

Uno scenario che è l’effetto della delibera n. 665 del 2017 con cui l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha messo ordine nel sistema idrico e introdotto una nuova tariffazione della fornitura dell’acqua, la cui applicazione doveva partire il 1° gennaio 2018 ed entrare a regime entro la stessa data del 2022. Nulla da dire per l’associazione su un provvedimento che si propone di omologare i trattamenti sul territorio nazionale e che prevede misure per incentivare l’efficienza e indurre gli utenti ad un minor consumo idrico: l’acqua è un bene prezioso, non è infinito e va salvaguardato, ma è anche un bene primario ed è pertanto necessario, come del resto recita la stessa delibera, garantirne l’accessibilità economica.

In una situazione complessa e variegata un dato è certo: è mancata un’adeguata informazione, che consentisse alle imprese una seria programmazione, ma anche l’avvio di comportamenti virtuosi che in un contesto caratterizzato da non poche criticità infrastrutturali possano favorire il cambiamento e razionalizzare le risorse.

A fare acqua, ha detto Carena scherzando ma non troppo, è stata la scelta del gestore locale — AcegasApsAmga — di applicare in maniera retroattiva le nuove tariffe, ricalcolando gli arretrati in base ai nuovi criteri ed emettendo dei conguagli imprevisti e insostenibili; va inoltre evidenziato che tra i vari gestori regionali AcegasApsAmga ad oggi è il primo ed unico ad aver applicato gli aumenti previsti dalla normativa.

Alla luce di tutto ciò CNA chiede al gestore di azzerare gli aumenti del 2018, per evitare la già paventata chiusura di alcuni esercizi pubblici e le inevitabili ripercussioni sui lavoratori, mentre invita la Giunta Regionale, in ottemperanza alla Legge n.5 del 15 aprile 2016, a nominare quanto prima il “Comitato utenti del servizio idrico e dei rifiuti”, previsto proprio per curare gli interessi degli utenti e fornire loro informazioni, uno strumento che probabilmente avrebbe potuto prevenire la situazione di disagio attuale. Sempre alla Regione chiede di coordinarsi con il gestore per rimodulare gli attuali tariffari: il ricalcolo impatta, infatti, in maniera significativa su alcune tipologie di utenti, producendo delle distorsioni che dovrebbero essere corrette.

Infine, ha affermato Carena, per trasformare un problema in un’opportunità, dobbiamo affrontare la questione della razionalizzazione idrica come un’occasione per procedere ad una modernizzazione della nostra città nella direzione delle smart city: occorre connettersi con le politiche del governo che giustamente mettono enfasi sulla green economy e destinare specifiche risorse regionali all’innovazione, in modo da poter contribuire agli investimenti che i singoli imprenditori saranno chiamati a fare. Oggi a Trieste come nel resto d’Italia c’è un corteo di giovani che manifestano per la salvaguardia del nostro fragile pianeta e non manca nella loro agenda il tema dell’acqua.

Quanto prospettato potrebbe anche diventare, ha aggiunto il presidente, un’occasione di coinvolgimento delle tante imprese artigiane che dispongono di competenze su questi temi e quindi creare un circolo virtuoso dove informazione ed educazione ambientale si leghino a sviluppo economico: in fondo si tratta di replicare quanto sta accadendo sul risparmio energetico. Speriamo — ha concluso Carena — che quanto da noi proposto sia condiviso dai sindaci del territorio, che invitiamo a portare con forza e convinzione nella discussione politica e nei vari tavoli la possibilità di azzerare i rincari retroattivi e di sostenere il circolo virtuoso che abbiamo provato a tratteggiare.

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