rotate-mobile
Cronaca

Ginnastica Triestina, dopo 153 anni rischia la chiusura

Alla conferenza stampa del Consiglio direttivo uscente della Società Ginnastica Triestina i discussi i punti salienti che potranno portare alla chiusura dell'edificio e dell'attività sportiva

Si è svolta questa mattina a Trieste presso la sede storica di via della Ginnastica, di fronte ad un numeroso pubblico di soci e interessati, la conferenza stampa del Consiglio direttivo uscente della Società Ginnastica Triestina. Presenti il Consiglio, rappresentato dal presidente Federico Pastor e dall’Amministratore Alessandro Mitri, il Sindaco di Trieste Roberto Cosolini, l’Assessore provinciale allo Sport Igor Dolenc, il Consigliere comunale Franco Bandelli, il Consigliere regionale Roberto Dipiazza, il Vicepresidente del Coni Fvg Francesco Cipolla.

Quello di questa mattina è stato un confronto pubblico con soci, cittadini e istituzioni per poter discutere del futuro della società sportiva, la seconda in Italia fra le più antiche. Ciò che si evince è che la contingenza economica, causata dalla problematicità a reperire fondi dalle istituzioni pubbliche e dallo stato decadente dell’immobile della sede storica, è molto difficile e non lascia molte speranze alla Società che rischia di chiudere in tempi brevi.

Negli ultimi anni, con la presidenza Pastor sono stati fatti quasi dei miracoli: la dirigenza ha, infatti, saputo appianare le perdite riducendole di un terzo, ma nonostante tutti gli sforzi la vetustà dell’immobile è una ferita aperta che continua a chiedere interventi straordinari, che intaccano non di poco le economie della Società. La Ginnastica Triestina rischia così seriamente di chiudere, dopo ben 153 anni di gloriosa attività sportiva, lasciando in strada 45 addetti, fra istruttori e altro personale, e più di 970 atleti.

Non nasconde il proprio personale disagio e l’alta preoccupazione il presidente della Società Ginnastica Triestina Federico Pastor che ha presentato la difficile situazione in cui versa la Società e ha lanciato quello che vuole essere l’ultimo e accorato appello alle istituzioni cittadine affinché intervengano e lo facciano subito. Il Consiglio direttivo, in scadenza naturale a maggio, non ha infatti intenzione di ricandidarsi, perché non crede che si possa più gestire in questi termini una Società come la Ginnastica Triestina.

«Non possiamo più andare avanti così, abbiamo fatto tutto quello che potevamo, i nostri istruttori si sono sacrificati accettando un taglio sulle spese delle trasferte e sui loro stipendi, abbiamo cercato in tutti i modi di coinvolgere le istituzioni pubbliche, ultima la proposta alla Fondazione CRTrieste di acquisto dell’immobile - operazione che porterebbe un’iniezione di liquidità che servirebbe sia alla completa opera di ristrutturazione dell’immobile, sia a gestire in miglior modo l’attività ordinaria” dichiara il Presidente Pastor.

«Potremmo continuare questa avventura solo con un concreto e immediato appoggio delle istituzioni: il problema fondamentale è lo stato dell’immobile della sede storica, uno stato vetusto che come una ferita sempre aperta richiede continui interventi e dilapida le economie. Se non ci fosse questo problema la gestione filerebbe liscia, abbiamo ridotto di un terzo le perdite che avevamo ereditato, siamo in attivo con le iscrizioni, abbiamo un team di allenatori che dimostrano ogni giorno il loro amore verso la Società, ed è proprio per questo che è un gran peccato che la Ginnastica Triestina chiuda. «Lasciatemi dire - conclude il Presidente - che questa storica Società merita un trattamento d’onore, perché onorevole è la sua storia, la sua identità e moltissimo in termini non solo sportivi ha dato alla nostra città».

Il sindaco Roberto Cosolini ha ribadito il suo coinvolgimento e ha promesso di riprendere, entro una decina di giorni, il discorso intrapreso con la Fondazione CRTrieste e con la Regione Friuli Venezia Giulia, riunendo un tavolo di lavoro per trovare una soluzione realistica, sostenibile e a lungo termine e offrire così alla Società un futuro stabile. Unanime l’appoggio al Presidente Pastor e al suo Consiglio direttivo da parte di tutte le altre istituzioni intervenute, affinché procrastino il termine del loro mandato, il tempo necessario perché si concretizzi una svolta, perché sempre unanime è l’idea che non si possa lasciar morire la Ginnastica Triestina, che è ben più di una società sportiva e che per la sua presenza nel tessuto cittadino si può definire una vera e propria istituzione.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ginnastica Triestina, dopo 153 anni rischia la chiusura

TriestePrima è in caricamento