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Cronaca

Riforma sanitaria, ruolo di primaria importanza anche ai fisioterapisti

Il presidente dell'Associazione Italiana Fisioterapisti del Fvg Giorgio Sirotti, commenta entusiasta l'impostazione dell'assessore Telesca che dà importanza al ruolo delle altre figure professionali sanitarie tra cui quella dei fisioterapisti: «Riforma innovativa, ora auspichiamo altrettanta capacità da parte delle direzioni aziendali di metterla in pratica»

«È un segnale molto importante per tutte le professioni che, accanto al medico di famiglia, saranno impegnate in questa importante operazione di potenziamento e innovazione del ruolo dei distretti sanitari». Così Giorgio Sirotti, presidente dell’Associazione Italiana Fisioterapisti (AIFI) del Fvg, ha commentato l’intervento dell’assessore regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca. Facendo il punto sulla riforma della sanità regionale, nel corso della giornata di studio promossa a Villa Manin di Passariano dall’Azienda Sanitaria n.3, l’assessore aveva sottolineato come, accanto ai medici, diventino sempre più importanti gli infermieri e altre figure professionali che rispondono, in particolare, alle esigenze di una popolazione invecchiata, come i fisioterapisti.

In particolare Telesca aveva definito il 2016 l’anno del cambiamento per l'assistenza primaria, visto che la riforma comincerà ad evidenziare i suoi effetti sui servizi ai cittadini, ricordando il ruolo strategico dei distretti sanitari. Un’impostazione che piace ai fisioterapisti del Friuli Venezia Giulia: «Da parte dall’assessore - ha detto Sirotti - porre l’accento sul percorso di orientamento dell’assistenza primaria, e sul ruolo delle professioni sanitarie, è un segnale molto importante, e i fisioterapisti - ha aggiunto il presidente dell’AIFI Fvg - sono sicuramente pronti ad accogliere la sfida costituita dai nuovi bisogni di salute».

«Persone affette da malattie croniche e neurodegenerative come il Parkinson e la sclerosi multipla, potranno trarre enorme supporto dall’intervento diretto del fisioterapista e degli altri professionisti dell’area della riabilitazione, che sapranno offrire risposte concrete e tempestive ai bisogni delle persone con disabilità». «Abbiamo sostenuto la riforma sanitaria proprio per gli aspetti di grande innovazione, anche organizzativa, che ha portato con sé – ha concluso Sirotti -, e apprezziamo la coerenza dell’assessore nel ribadirne i principi: ora auspichiamo altrettanta capacità da parte delle direzioni aziendali nella traduzione in assetti organizzativi e buone pratiche di quei principi».

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