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Cronaca

Rotta balcanica: sono oltre 600 i minorenni "svaniti nel nulla" in un anno

Il dato è relativo a Trieste ed emerge sommando i dati degli allontanamenti volontari dalle strutture di accoglienza relativi al secondo semestre 2020 e quelli dei primi cinque mesi dell'anno in corso. Domani si celebra la giornata dei bambini scomparsi. La questura punta a sensibilizzare la cittadinanza sul fenomeno

La Rotta balcanica percorsa dai migranti fa aumentare il numero dei minori che ogni anno in Italia scompaiono "nel nulla". Domani 25 maggio ricorre la giornata internazionale dei bambini scomparsi e la data diventa così l'occasione per fare il punto sulla situazione che si manifesta in provincia di Trieste. I numeri del primo semestre 2021 relativi alle segnalazioni di scomparsa di minorenni sono riferiti ad 83 persone (68 delle quali che si sono allontanate volontariamente dalle strutture di accoglienza ed altri 15 rintracciati o rientrati nelle abitazioni ndr), mettendo in luce il significativo impatto che il flusso migratorio ha sul fenomeno.  

L'arrivo e la "fuga" dalle strutture: la maggior parte è minorenne

Quando i migranti arrivano a varcare il confine sloveno, entrando in Italia, vengono affidati a strutture dove, secondo la normativa anti CoViD-19, dovrebbero sottoporsi a regime di quarantena obbligatoria. Spesso, nel rispetto della normativa si procede a singhiozzo visto che gli stessi migranti riescono ad allontanarsi dalle cooperative già l'indomani del loro rintraccio o, al più tardi, nel giro di qualche giorno. L'obiettivo, come confermato anche dalle forze di polizia ed ormai di dominio pubblico, è quello di uscire dai confini nazionali e raggiungere paesi come la Francia, la Svizzera o la Germania, paese dove la maggior parte dei minori che si allontanano dalle strutture di accoglienza vengono fermati.

Il fenomeno condizionato dal transito dei migranti

Per quanto riguarda il secondo semestre dell'anno passato, i dati parlano altrettanto chiaro, con 543 segnalazioni di minori scomparsi a Trieste, con circa il 95 per cento di loro che fanno parte degli allontanamenti volontari. Analizzando nel profondo il fenomeno, la scomparsa di minori nel territorio regionale è "fortemente condizionata dall'essere terra di transito", con il 75 per cento degli scomparsi che sono minorenni, dato più elevato rispetto alla media italiana del 50 per cento. Anche per questi motivi, nelle giornate del 25 e 26 maggio presso la questura giuliana sarà allestito un infopoint con materiale informativo che ha l'obiettivo di "informare la cittadinanza sul rilievo del fenomeno e per sensibilizzare sull’importanza della tempestività della denuncia di scomparsa".

Sensibilizzare: gli obiettivi della polizia

L'iniziativa, che in entrambe le giornate durerà dalle 9 alle 12, punta anche a coinvolgere la cittadinanza nel processo delle ricerche. Per garantire il suo sviluppo positivo è necessario che in sede di denuncia ogni particolare utile a circostanziare l’episodio "sia riferito senza timori o reticenze, in particolare con riferimento agli spostamenti ed alle abitudini di vita del minore scomparso". Attraverso questa azione, le forze di polizia puntano a far conoscere gli strumenti (come ad esempio il sito gestito dal  Viminale e disponibile a questo link) affinché si possa contrastare il fenomeno. Il sito inoltre interagisce con una architettura internazionale che vede coinvolti oltre trenta paesi aderenti al Global Missing Children’s Network. Infine, uno strumento efficace è il servizio “116000 – Linea telefonica diretta per i minori scomparsi” gestito dalla ONLUS “Il Telefono Azzurro”. 

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