Giornata contro la violenza sulle donne, striscione di 90 metri per le vie del centro (FOTO)
Un centinaio di persone, in maggioranza studenti, ha preso parte questa mattina al corteo organizzato in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Realizzato per l'occasione uno striscione di sensibilizzazione di 90 metri da parte dei ragazzi dei diversi istituti della Provincia
Un centinaio di persone, in maggioranza studenti, ha preso parte questa mattina al corteo organizzato in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne. Realizzato per occasione uno striscione di sensibilizzazione di 90 metri da parte dei ragazzi dei diversi istituti della Provincia.
Ester Olivo della Microarea di San Giovanni riferisce che «L’idea è nata all’interno della Microarea di San Giovanni congiuntamente con la Cooperativa “La Quercia”. Nel 2013 fa abbiamo pensato di fare uno striscione che fosse abbastanza lungo e visibile per manifestare assieme alle altre Microaree contro la violenza sulla Donna. Successivamente tale evento si è protratto anche nel 2014. Questo dunque è il terzo anno che organizziamo tale iniziativa e il manifesto ha raggiunto la lunghezza di ben 90 metri».
«È un lavoro – spiega - realizzato a più mani, sostenuto soprattutto dai ragazzi di Trieste delle scuole sia superiori che medie. Ha però coinvolto tutti i cittadini triestini, i diversi distretti sanitari e il mondo dell’associazionismo. Molte sono le donne che hanno deciso di darci una mano, ma anche gli uomini sono stati numerosi. Il tipo di lavoro fatto si ispira alla tradizione Maya, che univa discorsi e pensieri con un filo rosso. Il nostro filo rosso è il sangue che simboleggia sia la violenza e la sofferenza della donna ma anche l’amore. E dunque vogliamo portare nel corteo tutto lo striscione, per mettere in evidenza la fatica di portare avanti un mondo di pace e di salute».
«È stato un lavoro sofferto, difficile lungo – conclude. Ognuno ha lavorato molto per fare il proprio disegno, la propria grafica, il proprio pensiero. E’ una forma di educazione ma anche di amore in un momento molto difficile in cui in effetti i giovani devono cercare la propria strada per esprimere l’amore».
